Nella sua sede storica di Trento di via Verdi, la Società Filarmonica di Trento ha presentato la ripresa autunnale dell’attività concertistica di questa stagione 2021 che è risultata ancora più complicata delle previsioni per le continue disposizioni sanitarie che includono, in questa fase di anno, l’accesso riservato ai possessori di autorizzazione sanitaria e con una capienza ridotta della Sala. Gran lavoro di riorganizzazione di calendari, riposizionamento del pubblico su due turni per accontentare gli abbonati e gli spettatori paganti ai singoli eventi, con grande disponibilità degli artisti, riprese in streaming, per tener fede agli accordi presi con gli artisti nel periodo di sospensione, riprese che, ha voluto evidenziare il presidente Lorenzo Arnoldi, sono state effettuate con procedure di qualità, fatte confluire su piattaforma di condivisione On Teather, e poi acquisiti dalla piattaforma del Ministero della Cultura ITsArt https://www.itsart.tv/it/. Un motivo di orgoglio a dimostrazione del lavoro che è stato capace di svolgere il sodalizio concertistico che in questo modo si è confrontato con realtà musicali di produzione di caratura internazionale a dimostrazione della qualità dell’offert muicale che la Filarmonica di Trento offre con la tradizionale e secolare Stagione Concerti https://www.filarmonica-trento.it/concerti/stagione-dei-concerti/ e con tutte le sue appendici dei I Concerti della Domenica https://www.filarmonica-trento.it/concerti/concerti-della-domenica/ assieme all’ Invito all’ascolto, e alla, Minifilarmoncica , queste ultime ancora in fase di definizione.
Il Presidente ha annunciato il ciclo autunnale dei Concerti della Domenica della Società Filarmonica di Trento, con un doveroso recupero degli appuntamenti sul calendario annunciato nella prima fase dell’anno, impossibilitati in pubblico, nonostante lo streaming. Sono incontri musicali per far incontrare giovani interpreti con un pubblico, amante della musica, ma anche “altro” rispetto alla frequentazione dei concerti serali, un utenza fatta di famiglie o di chi ha problemi ad uscire di sera. La formula di svolgimento rimane confermata la domenica mattina alle ore 10.30
L’apertura è affidata al duo violino e pianoforte composto da Alice Tomada e Matteo Scalet (domenica 5 settembre), nato grazie all’incontro dei due musicisti durante il loro percorso di studi presso il Conservatorio “Monteverdi” di Bolzano. Oltre ai riconoscimenti in alcuni concorsi di musica da camera si sono esibiti in varie occasioni, recentemente a Milano (Tempio Valdese) e Bolzano (Musica in Aulis, Sala Michelangeli del Conservatorio). Dal 2020 fanno parte dei Donatori di Musica. La domenica successiva (12 settembre), si esibirà il pianista trentino Tommaso Graiff, formato tra Trento, Lipsia e Salisburgo, già premiato in concorsi internazionali; il repertorio della sua intensa attività concertistica spazia da Bach al Novecento storico, dalla liederistica alla musica da camera.
A seguire (19 settembre) verrà proposto un programma dal titolo Scherzi d’amore, le migliori arie dell’operetta italiana, una serie davvero pregevole di perle capaci ancora di lasciare un segno profondo nel nostro sentire interiore. Il loro valore non è semplicemente storico, ma pieno ancora di positive suggestioni sentimentali e musicali; sul palco il soprano Martina Bortolotti von Haderburg e il baritono Simone Marchesini, accompagnanti dall’Ensemble strumentale Ad Maiora e diretti da Alessandro Arnoldo (è possibile consultare on line la registrazione avvenuta a febbraio 2021).
La domenica successiva (26 settembre), ad esibirsi saranno Daniel Roscia e Rosanna Rolton, un duo che unisce i suoni unici del clarinetto e dell’arpa, creando una tavolozza di sonorità con diverse sfaccettature; Esplorando sia la “nuova musica” sia il repertorio classico. Singolarmente i due artisti si esibiscono regolarmente con le migliori orchestre internazionali, dalla Euyo alla Schleswig-Holstein Musik Festival Orchestra, dall’Europa all’Estremo Oriente. Entrambi membri fondatori dell’European Chamber Ensemble, complesso giovane, vibrante e versatile.
Ultimo appuntamento (3 ottobre), di respiro vocale, un viaggio nel mondo del canto trentino di tradizione elaborato per coro. Fondato a Milano nel 2000 da un gruppo di studenti universitari, il Coro CET è erede della grande tradizione italiana del canto corale di ispirazione popolare. Costituito da una trentina di elementi, propone canti popolari di varie epoche e provenienze geografiche armonizzati per coro maschile. Il Coro Filarmonico Trentino si costituisce nel 2007 al fine di svolgere attività concertistica, collaborando con diverse istituzioni musicali (Concorso Internazionale Busoni di Bolzano, Festival di Musica Sacra di Trento e Bolzano, Orchestra Filarmonica Slovena), mettendo in produzione svariate pagine corali inedite e in prima assoluta.
Titoli di accesso possono essere acquistati online o a mezzo bonifico bancario (previo accordo telefonico o via mail) al prezzo di 25 euro (per i 5 concerti autunnali), 8 euro (per concerto singolo) ridotto a 3 euro (fino a 14 anni).
In conformità con il decreto del 22 luglio 2021, l’accesso ai concerti è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di green pass. Al fine di partecipare in sicurezza, l’organizzazione garantirà il distanziamento fisico e il rispetto delle norme in vigore. Sarà inoltre necessario per tutti i partecipanti indossare mascherine.
Nell’immediato, il 1 settembre concerto presso il castello del Buonconsiglio di Trento nell’ambito della rassegna Musica con Vista 2021. Si è tratta di un breve ciclo di concerti in collaborazione con ADSI (Associazione Dimore storiche Italiane) e il Comitato AMUR (Enti storici della musica classica in rete) indirizzato alla scoperta e alla promozione di territori musicali e artistici. Dopo l’appuntamento a Caldes del 10 luglio, il ciclo si concluderà a Trento con il quartetto parigino Quatuor Confluence, con possibilità di visita alla secolare residenza dei Vescovi di Trento.
Si rimane in attesa di presentare la nuova stagione 2022 nella sua completezza, con la prospettiva di adottare altre soluzione logistiche che non disperdano la tradizione organizzativa della Società Filarmonica di Trento