Südtirol festival Merano/Meran. La rinomata St. Petersburg Philharmonic Orchestra guidata da Ion Marin si esibirà al Kursaal. Solista sarà il pianista finlandese Olli Mustonen
Kursaal 12 settembre 2019, ore 20.30

“Chi si mette all’ascolto della maestosa introduzione, con i suoni squillanti dei corni, i vigorosi accordi orchestrali e le diteggiature che coprono l’intera tastiera del pianoforte, immagina una sconfinata piazza russa, in cui migliaia di persone attendono l’arrivo degli zar”, suggerisce il famoso pianista Lang Lang. La celebre melodia di apertura del Concerto per pianoforte n. 1 di Peter Tchaikovsky, del resto, non ricorre né come tale né in forma simile e può essere descritta come lo sfarzoso approccio a una “gemma” tematica. Il 12 settembre, con questo momento culminante del repertorio pianistico, il direttore Ion Marin – che sostituisce Yuri Temirkanov che per motivi di salute non potrà essere a Merano – e la St. Petersburg Philharmonic Orchestra aprirono il loro concerto al Kursaal che dopo l’intervallo prosegue con la 9a Sinfonia di Dvořák. Nel 1893, a New York, il compositore ceco iniziò a scrivere musica nazionale americana, sebbene con le “Negro melodies” e la polka boema, il “nuovo mondo” della musica si proponga piuttosto come un ponte sull’Atlantico e una dichiarazione d’amore sinfonica alla “vecchia” madrepatria. Il concerto inizierà alle ore 20.30. Per motivi di salute il direttore Yuri Temirkanov non potrà partecipare alla tournee dell’orchestra: al suo posto subentra il direttore rumeno Ion Marin che sarà la prima volta che sale sul palco del Kursaal. Nel 2004 ha infatti diretto a Merano l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con programma e il solista che rimangono invariati.

Il solista sarà Olli Mustonen (1967, Helsinki) che occupa un posto unico sulla scena musicale odierna. Nel solco della tradizione di grandi maestri quali Rachmaninov, Busoni e Enescu, Mustonen riunisce tre aspetti dell’arte musicale in veste di compositore, direttore e pianista. Nato a Helsinki nel 1967, inizia i suoi studi di pianoforte, clavicembalo e composizione all’età di 5 anni. Nell’attività di pianista e direttore, attinge alla sua esperienza di compositore. Mustonen sostiene che ogni esecuzione debba sempre destare l’interesse di una prima assoluta e si pone di fronte all’autore trattandolo come un suo contemporaneo. Questa vocazione all’innovazione lo porta ad esplorare molte aree del repertorio, al di là dei canoni prestabiliti. La sua discografia si distingue per ampiezza ed eccezionale qualità. L’incisione per Decca dei Preludi di Shostakovich e di Alkan è stata premiata con l’“Edison Award” e il “Gramophone Award”. Dal 2002, Mustonen registra per la casa discografica Ondine Records, con cui ha pubblicato l’integrale dei concerti per pianoforte di Beethoven nel doppio ruolo di direttore e solista, il “Concerto in modo misolidio” di Respighi con Sakari Oramo e la Finnish Radio Symphony Orchestra, un album dedicato a Scriabin e i sei concerti per pianoforte di Prokofiev, con la Finnish Radio Symphony Orchestra, sotto la direzione di Hannu Lintu. Nel 2014 è uscita un’incisione (BIS) con la sua Sonata per violoncello in duo con Steven Isserlis.

Personalità affascinante della scena musicale internazionale, Ion Marin è uno dei pochi direttori che lavorano al massimo livello sia nel repertorio sinfonico che operistico. È ospite regolare nei maggiori teatri lirici del mondo e ha diretto praticamente tutte le grandi orchestre europee. Nel 2019 è stato nominato Direttore artistico dell’Orchestra Filarmonica dell’Unione Europea. La sua discografia, che include più di 40 titoli, gli é valsa la nomina a tre Grammy Awards, il Diapason d’Oro, ed il German Recording Critics’ Award. L’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, la più antica compagine sinfonica russa, è stata fondata nel 1882. Nel 1917, divenne Orchestra di Stato. Nel 1938, Evgeny Mravinsky ne assunse la direzione, trasformandola, nei cinquant’anni successivi, in una delle migliori del mondo: divenne così il punto di riferimento per l’esecuzione delle sinfonie di Ciaikovsky e Shostakovich. Nel 1988, i componenti di quella che ormai era la più famosa orchestra nazionale elessero Yuri Temirkanov come direttore principale, ruolo che mantiene ancora oggi.

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Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013), Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019), Teatri Emilia Romagna (Corsaro, 2016) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

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