Trento, Sala Filarmonica 14 Novembre 2022 19:30
Via Giuseppe Verdi, 30
STAGIONE CONCERTI 2022
ensemble La Scintilla
Riccardo Minasi
violino solista e direttore
Mahan Esfahani clavicembalo
Claudius Herrmann violoncello
Rute Daniela Pereira Fernandes flauto traverso
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Baldassarre Galuppi (1706-1785)
Concerto a quattro in sol maggiore
Andante, Allegro, Andante, Allegro assai
Antonio Vivaldi  (1678-1741)
Concerto per violoncello e archi in la minore RV 421
Allegro non troppo, Largo, Allegro
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Concerto brandeburghese n. 5 in re maggiore BWV 1050
Allegro, Affettuoso, Allegro
Antonio Vivaldi  (1678-1741)
Concerto per violino e archi in mi minore “Il Favorito” RV 277
Allegro, Andante, Allegro
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Suite orchestrale n. 2 in si minore BWV 1067
Ouverture: Lentement, Rondeau, Sarabanda, Bourrée I & II, Polonaise & Double, Minuetto, Badinerie

Negli anni ’70 Nikolaus Harnoncourt, musicista di origine austriaca, ha aperto la strada del rinnovamento nell’ambito dell’esecuzione della musica barocca, impostata su rigore interpretativo e prassi filologica antica. La sua collaborazione con l’opera di Zurigo, negli allestimenti lirici assieme al regista Jean Pierre Ponelle, ha indotto una rilettura filologica dell’opera mozartiana. E’ stata una esperienza che ha permesso ai musicisti dell’Opera di Zurigo di adattare la loro tecnica strumentale alle progressive scoperte nella pratica dell’esecuzione storica. Questo ha portato alla formazione, in seno alla Philharmonia Zürich, di un gruppo di musicisti specializzati nel repertorio barocco e classico che si è costituito ufficialmente nel 1998 con il nome La Scintilla adesso sotto la direzione del violinista e direttore d’orchestra, di origine italiana Riccardo Minasi, direttore principale della Mozarteumorchester Salzburg, Artist in Residence dell’Ensemble Resonanz presso la Elbphilharmonie Hamburg.

La presenza dell’ Ensemble La Scintilla a Trento per la locale Società Filarmonica, composto in questa occasione da una selezione composto da quattro archi, flauto, contrabbasso, violoncello e clavicembalo, è stata una piccola lezione di musica. Già per il programma presentato che poteva essere scontato, presentando Baldassare Galuppi, Johann Sebastian Bach e Antonio Vivaldi, con il rischio di qualcosa della serie del già sentito. Eppure la presentazione di musiche di Bach vs. Vivaldi,  sotto la guida di Riccardo Minasi violino solista e direttore, ha proposto un ascolto comparativo tra i due compositori contemporanei. Il concerto iniziale di Galuppi (1706-1785), il più giovane tra i due contendenti, affine alla scuola Barocca veneziana, è servito, con il suo stile più solidamente tradizionale e legato alle linee melodiche della tradizione del melodramma barocco, a far emergere la complessità compositiva di Bach e Vivaldi. Due personalità complesse, di storie e ambiti territoriali e culturali diversi e anche opposti, tra rigore luterano germanico e esuberanza italiana. Eppure accomunati dall’estro compositivo, dalla ricerca delle peculiarità degli strumenti, per Bach il flauto traverso e il cembalo, per Vivaldi l’estro nell’uso degli archi, tra il rigore del contrappunto e della fuga e la ricerca dell’invenzione nelle forme musicali. Nulla di scontato quindi, anche per una rilettura incentrata sull’analisi della prassi esecutiva di ricerca dell’antico, approntata da una diversa intonazione del complesso degli archi. Successo pieno e convinto da parte del pubblico con massima attenzione da parte di giovani, a sottolineare che la musica Barocca esercita una maggiore capacità di attrazione sulle giovani generazioni, under 30 anni.

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Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013), Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019), Teatri Emilia Romagna (Corsaro, 2016) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

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