Trento, Teatro Sociale, 09 ottobre 2022
Tierkreis – Zodiaco
Spettacolo di teatro ragazzi / Musiche di Karlheinz Stockhausen / Spettacolo di Luciano Gottardi e Matthias Träger / Regia Matthias Träger / Animazioni Luciano Gottardi, Maria Scaglia, Carlo Nerini / Clarinetto Roberta Gottardi, flauto Ornella Gottardi, pianoforte Marianna Bisacchi, intermezzi acusmatici Fabio Cifariello Ciardi e Massimo Biasioni / Uno spettacolo di I burattini di Luciano Gottardi / Commissione Festival Musica Macchina 2018 – Trento/Rovereto.
Tra i numerosi spettacoli della Piattaforma per la circuitazione dello spettacolo professionale in Trentino – Alto Adige, al Teatro Sociale di Trento è andato in scena recentemente un allestimento basato sulle musiche di “Tierkreis”, la composizione di Karlheinz Stockhausen che destina una melodia a ciascuno dei segni dello Zodiaco. Un’operazione teatrale semplice solo in apparenza, ideata dal burattinaio Luciano Gottardi: delle entità simboliche realizzate in materiale povero prendevano vita disegnando nel buio esili forme di fioca luminescenza, mentre a lato le musiche erano eseguite dallo Studio Etra: Roberta Gottardi (clarinetto), Ornella Gottardi (flauto) e Marianna Bisacchi (pianoforte). “Tierkreis” (1974-75) è sicuramente una delle pagine più popolari del noto compositore tedesco, che in essa esprime una straordinaria disposizione alla melodia, connotata qui in un’essenziale linearità. La sorprendente semplicità delle melodie ha portato alcuni musicologi a vederle (insieme ad altre opere di Stockhausen posteriori al 1966) come precorritrici del movimento tedesco “Nuova semplicità” iniziato alla fine degli anni ’70. Su iniziativa della Commissione per l’Arte e la Cultura del Comune di Colonia, la melodia da “Tierkreis” corrispondente al segno zodiacale corrente viene suonata a carillon, ogni giorno a mezzogiorno, sulla campana n. 48 della torre del municipio di Colonia, in omaggio al compositore. Bert Augustus, campanologo della compagnia olandese Royal Eijsbouts, ha programmato al computer le melodie, con la collaborazione di Suzanne Stephens e Kathinka Pasveer della Stockhausen Foundation for Music. La destinazione originaria di “Tierkreis”, non a caso, è la scatola musicale o carillon, quale componente di un sestetto teatrale per percussioni intitolato “Musik im Bauch”. Queste dodici melodie (con o senza il loro accompagnamento) formano comunque un’opera autonoma che può essere suonata da qualsiasi strumento adatto, nelle combinazioni e nel numero che il contesto offre; ne esistono versioni autografe per diverse compagini strumentali, come pure per diverse combinazioni vocali. Le melodie sono pezzi di carattere, ognuna rappresentante uno dei segni zodiacali; sono di concezione seriale e constano di dodici o più note (“Libra”, ad esempio, ne ha quattordici) ricorrenti in diverse ottave. La destinazione all’esecuzione mediante carillon preclude qualsiasi variazione significativa, nella dinamica come pure nel timbro e, di conseguenza, anche le numerose versioni strumentali e vocali si attengono a una controllata sobrietà, puntando piuttosto su intonazione e ritmica quali mezzi espressivi. Ogni melodia è centrata su una diversa altezza cromatica: al Leone, il segno zodiacale di Stockhausen, è stata attribuita la frequenza del LA, ai segni seguenti quelle di ognuna delle rimanenti undici note della scala, in senso ascendente: Vergine LA♯, Bilancia SI e così via. Ogni segno ha inoltre un suo tempo distintivo, scelto nella gamma dei tempi come descritta nel famoso saggio del compositore “… How Time Passes …”, che contempla dodici gradazioni agogiche, analogamente ai gradi della scala cromatica. Un’esecuzione completa dovrebbe iniziare con la melodia corrispondente al segno zodiacale in cui cade il giorno del concerto, per la rappresentazione al Sociale è stato scelto invece di partire dal primo dei segni come tradizionalmente ordinati, vale a dire l’Ariete. Davvero notevole l’esattezza e il nitore cristallino dell’esecuzione, con la quale il trio strumentale confermava una collaudata dimestichezza con il genere e con la musica di Stockhausen in particolare; un capolavoro l’azione scenica, che, introdotta da un oggetto iconico (una penna d’oca che scrive nel gran libro dello Zodiaco), si manifestava nell’animazione e illuminazione di forme e oggetti a struttura molto semplice, spesso lineare, filiforme, a rendere l’idea di un disegno bianco su nero, il cui campo di azione spaziava in tutte le dimensioni della scena e sconfinava nella platea. Un lavoro di preparazione che si intuisce essere stato meticoloso e accurato, visto il risultato finale, di esemplare nettezza. Alle pagine di Stockhausen si affiancava e si intersecava una partitura elettronica “parallela”, composta da Fabio Cifariello Ciardi e Massimo Biasioni, che andava a colmare i tempi morti tra una melodia e l’altra, oltre a costituire il complemento per il concludersi dell’azione animata.
Uno spettacolo di teatro musicale di grande raffinatezza, che ha guadagnato alle esecutrici e agli altri artefici lunghi e calorosi applausi. La Piattaforma regionale e il relativo bando, vinto tra gli altri da “Studio Etra” e “I burattini di Luciano Gottardi”, erano gestiti da Teatro Stabile di Bolzano, Centro Servizi Culturali Santa Chiara e Coordinamento Teatrale Trentino. Per quanto concerne in particolare l’organizzazione di “Tierkreis”, lasciava perplessi la decisione dell’ultimo momento di far sedere il pubblico sul palcoscenico, a poca distanza dagli artisti, stipato in sedili molto vicini: che sia stata dettata dalla paura di vedere una platea semivuota? In tale modo, però, i pochi posti disponibili sono andati rapidamente esauriti e diverse persone che avrebbero voluto partecipare hanno dovuto tornare sui propri passi. Senza considerare che in un momento come questo, con il contagio da Covid che sta riprendendo virulenza, se ci fosse stata una poltroncina vuota tra una persona e l’altra non sarebbe stato poi un gran male.
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