XXXI Festival internazionale di musica
IL SETTEMBRE DELL’ACCADEMIA
7 settembre – 3 ottobre 2022
Teatro Filarmonico di Verona
Lunedì 12 settembre, ore 20.30
ACADEMY OF ST MARTIN IN THE FIELDS
Joshua Bell direttore e violino solista
Ludwig van Beethoven Egmont Ouverture Op. 84
Pëtr Il’ič Čajkovskij Concerto per violino e orchestra in re maggiore Op. 35
Ludwig van Beethoven Sinfonia n.7 in la maggiore Op.92
Un folto pubblico ha gremito il Teatro Filarmonico lunedì 12 settembre per la seconda serata del festival internazionale di musica del Settembre dell’Accademia di Verona.
Ospite della serata la rinomata orchestra da camera londinese “Academy of St Martin in the Fields” diretta dal maestro e violinista Joshua Bell.
Il primo brano in programma è stato l’Ouverture Egmont op. 84 di Ludwig Van Beethoven. Con un’orchestra di circa 40 elementi è stata un’esecuzione quasi cameristica, ma l’ascolto è risultato davvero piacevole e ha lasciato cogliere tutte le sottigliezze della partitura che l’orchestra ha saputo interpretare con freschezza e precisione. Curioso vedere il direttore, il violinista Joshua Bell, dirigere un brano del genere dalle file dell’orchestra; orchestra che non ha risentito della mancanza del gesto direttoriale se non per i primi accordi dell’ouverture.
A seguire il concerto per violino e orchestra in re maggiore Op. 35 di Piotr Ilic Tchajkovskij interpretato dal violinista americano Joshua Bell. Il primo tempo è stato un Allegro moderato che di moderato aveva ben poco, ma poco importa se la qualità dell’esecuzione permette di eseguire il pezzo a velocità molto sostenuta con una raffinatezza e una cesellatura incredibili sia da parte dell’orchestra che del solista.
Segue il secondo tempo “Canzonetta,.Andante”. Un brano meraviglioso che lascia emergere l’incredibile espressività e il suono caldo del solista.
Come fuori programma non poteva mancare, per l’orchestra inglese, un tributo alla scomparsa Regina Elisabetta II. Joshua Bell ha voluto dedicarle il tema dal film “Ladies in Lavender”, del compositore britannico Nigel Hess. Joshua Bell ebbe l’onore di suonare questo brano proprio per la regina alcuni anni fa e pare che la sovrana avesse particolarmente gradito questo brano.
Ultimo brano in programma, la Sinfonia n°7 in la maggiore Op. 92 di Ludwig van Beethoven. Anche questo brano si è soliti ascoltarlo eseguito da un’orchestra sinfonica, e talvolta forse si avverte la mancanza di qualche elemento in più, ma solo per quanto riguarda il volume sonoro. Per gli altri aspetti risulta un’esecuzione formidabile, dove il direttore, sempre in doppia veste di spalla/direttore, ha curato e cesellato ogni passaggio e ogni frase musicale. Raramente si riesce ad ascoltare un fraseggio così curato in una grande orchestra, come all’inizio del secondo tempo, con i violoncelli quasi in silenzio ad aumentare la solennità della marcia funebre. Anche i fiati solisti, flauto, oboe, fagotto e clarinetto, perfettamente intrecciati tra di loro, hanno contribuito alla meravigliosa esecuzione. Minuti e minuti di applausi scroscianti e standing ovation da parte del pubblico veronese per la celebre orchestra londinese e per il suo formidabile direttore.
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