Verona, Teatro Ristori, Giovedì 15 febbraio 2024 ore 20:30
Folias & Canarios – Dall’Antico al Nuovo Mondo
Jordi Savall viola da gamba
HESPERION XXI
Xavier Diaz-Latorre chitarra
Andrew Lawrence-King arpa barocca spagnola
David Mayoral percussioni
Tutto esaurito per la serata inaugurale del Ristori Baroque Festival 2024. Il Ristori Baroque Festival è ormai diventato un appuntamento fisso della stagione musicale del Teatro Ristori e vanta numerosi affezionati spettatori, che la sera di giovedì 15 febbraio lo hanno riempito per accogliere Jordi Savall e i musicisti di Hesperion XXI, l’ensemble da lui fondato. Jordi Savall è una delle personalità musicali più polivalenti della sua generazione. Da oltre cinquant’anni fa conoscere al mondo meraviglie musicali rimaste nell’oscurità dell’indifferenza e dell’oblio. Dedito alla ricerca di queste musiche antiche, le legge e le interpreta con la sua viola da gamba o in veste di direttore. Le sue attività come concertista, pedagogo, ricercatore e creatore di nuovi progetti, sia musicali che culturali, ne fanno uno dei principali artefici del fenomeno di rivalorizzazione della musica storica.
È fondatore, insieme a Montserrat Figueras, dei gruppi musicali Hespèrion XXI (1974), La Capella Reial de Catalunya (1987) e Le Concert des Nations (1989), con i quali esplora e crea un universo di emozioni e bellezza, offrendolo al mondo e a milioni di amanti della musica. Con la sua fondamentale partecipazione al film di Alain Corneau Tutte le mattine del mondo (vincitore del Premio César per la migliore colonna sonora, la sua intensa attività di concertista (circa 140 concerti all’anno), la sua discografia (6 incisioni all’anno) e la creazione nel 1998, ancora con Montserrat Figueras, di una propria casa discografica, Alia Vox, Jordi Savall dimostra che la musica antica non è necessariamente elitaria, ma interessa invece un grande pubblico di tutte le età, sempre più numeroso e vario. I suoi programmi di concerto hanno fatto della musica uno strumento di mediazione per l’intesa e la pace tra popoli e culture diverse e talvolta in conflitto. Non per caso nel 2008 Jordi Savall fu nominato Ambasciatore dell’Unione Europea per il dialogo interculturale e, assieme a Montserrat Figueras, fu eletto “Artista per la Pace” nell’ambito del programma “Ambasciatori di buona volontà” dell’UNESCO.
Jordi Savall ha voluto accanto a sè sul palco alcuni componenti dell’ensemble Hesperion XXI: Xavier Diaz-Latorre alla chitarra, Andrew Lawrence-King all’arpa barocca spagnola e David Mayoral alle percussioni. Il concerto proposto è stato un’esperienza straordinaria che ha trasportato il pubblico in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, attraverso le meraviglie della musica antica riscoprendo le tradizioni popolari del vecchio e del nuovo mondo. Nella prima parte del concerto sono state proposte principalmente musiche della tradizione europea antica, interpretati dall’ensemble al completo. Un fluire di brani movimentati e ritmati dalla varietà di strumenti a percussione con la viola da gamba di Savall sempre presente, talvolta lirica, talvolta virtuosa. Alcuni brani hanno invece visto protagonisti la chitarra solista di Xavier Diaz-Latorre accompagnato dalle percussioni di David Mayoral: i due hanno proposto delle variazioni sul celebre Canarios di Gaspar Sanz magistralmente eseguite dal chitarrista con un meraviglioso dialogo con le percussioni.
Il concerto poi è proseguito addentrandosi sempre più nei repertori sconosciuti e dimenticati che Savall ama divulgare: prima di eseguirli, infatti, illustra brevemente la loro genesi. Si tratta del Manchester Gamba Book, una delle più grandi collezioni di manoscritti per viola da gamba del diciassettesimo secolo, tra i quali si possono trovare più di 20 diverse “scordature” per la viola da gamba in modo da renderla più somigliante al suono delle cornamuse, dimostrando quindi che si suonava la musica celtica con la viola da gamba già dal seicento. Interessante il brano proposto e davvero straordinariamente simile alla cornamusa il suono della viola “scordata”.
Non è mancato una esecuzione del celebre tema della Folia con tutto l’ensemble in un crecendo di sonorità e di virtuosismo con una bellissimo uso delle nacchere per ritmare l’incalzante crescendo di questo brano barocco decisamente “pop”.
Per concludere il viaggio, Savall ci porta nel Nuovo Mondo ed in particolare in Perù proponendo due brani della tradizione popolare appartenenti al Codex Martínez Compañón, un manoscritto in nove volumi che raccoglie musiche sacre che venivano eseguite e tramandate dai nativi. Una performance eccezionale di tutti i musicisti: Savall in primis che dimostra grande padronanza dello strumento e delizia ancora il pubblico con passaggi virtuosi molto veloci; brillanti l’arpista Andrew Lawrence-King e il chitarrista Xavier Diaz-Latorre; interessante il viaggio sonoro anche attraverso i più svariati strumenti a percussione che David Mayoral ha proposto: spaziando dai legnetti sonori, a diversi tipi di tamburo, fino alle nacchere. Una serata davvero entusiasmante accolta con grande apprezzamento dal pubblico per un evento da tutto esaurito: decisamente un ottimo inizio per il Festival Barocco che proseguirà sabato 17 febbraio con Ottavio Dantone e la sua Accademia Bizantina.