Verona, Teatro Filarmonico, Giovedì 21 settembre ore 20:30
Accademia Filarmonica di Verona, Settembre dell’Accademia, 2023
Baltic Sea Philarmonic
Kristjan Jarvi direttore
Kristjan Jarvi (n.1972)
Ascending Swans
Midnight sun
Runic Prayer Remix
Liis Jurgens (n. 1983)
The Dream of Tabu-Tabu
Maria Mutso (n.2000)
Sireen
Mint Out (n.1991) and Zuzanna Wasiewicz (n.2000)
Hollow in the tree
Arvo Prat (n. 1935)
Da pacem Domine
Jean Sibelius (1865-1957)
Sinfonia n.2 in re maggiore Op. 43 (estratti)
Georgs Pelecis (n. 1974)
Con venerazione
da Concertino bianco per pianoforte ed orchestra d’archi
Igor’ Fedorovic Stravinskij (1882-1971)
L’oiseau de feu (terza suite del balletto, versione 1945)
“Midnight sun” è il titolo del quinto appuntamento della rassegna del “Settembre dell’Accademia” che ha visto protagonista la Baltic Sea Philarmonic diretta dall’eclettico fondatore Kristjan Järvi. Per il pubblico del teatro Filarmonico è stata un’intrigante esperienza, un’immersione sensoriale ed un viaggio sonoro attraverso il grande Nord: l’esecuzione dell’orchestra e i giochi di luce per l’occasione allestiti sul palcoscenico hanno saputo dipingere i più svariati paesaggi, dai ghiacci battuti dal vento del circolo polare artico alle periferie affollate e caotiche di una città scandinava. La serata è stata sia un’ode alla musica nordica, spesso trascurata, ma ricca di emozioni e fascino, ma allo stesso tempo un incontro con la musica nella sua dimensione più “carnale” e “materiale”. Il programma annunciato comprendeva opere di compositori contemporanei e dello stesso Järvi, accanto a capolavori classici come il Peer Gynt di Grieg e la Suite de L’oiseau de feu di Stravinskij. Tuttavia, il pubblico è stato sorpreso da una versione rivoluzionata del programma, con nuovi brani che hanno trasformato la serata in un’esperienza musicale unica e senza soluzione di continuità.
Si deve sottolineare che Kristjan Järvi non è estraneo ad esperienze musicali che travalicano i confini della musica classica e sinfonica per approdare fino al jazz e all’hip-hop. Questo background eclettico si è riflesso chiaramente nel programma della serata, che ha combinato le note classiche della Seconda Sinfonia di Sibelius e la Suite de L’Uccello di Fuoco di Stravinskij con brani contemporanei, alcuni dei quali sono stati adattati o riorchestrati dal direttore stesso. Ciò che ha reso questa esibizione davvero straordinaria è stata l’orchestra stessa. La Baltic Sea Philarmonic – composta da giovani e talentuosi musicisti provenienti da tutti i paesi che si affacciano sul Mar Baltico – si è presentata sul palco suonando in piedi, senza spartiti, spostandosi nello spazio del palcoscenico durante l’esecuzione e ha dimostrato una versatilità eccezionale. I musicisti hanno ballato e improvvisato quando il programma lo ha permesso, mostrando un profondo impegno nell’eseguire sia il repertorio contemporaneo che quello tradizionale. La sorprendente abilità del direttore e dei membri dell’orchestra nel passare senza sforzo da uno stile all’ altro in modo fluido e godibile ha catturato l’attenzione del pubblico fin dal primo momento. Tra i momenti salienti del concerto ci sono stati brani come Ascending Swans, Midnight Sun, Runic Prayer Remix,The Dream of Tabu-tabu, Sireen, Hollow in the Tree e Da pacem Domine. Questa miscellanea di suoni ha creato un’atmosfera colorata e affascinante che ha catturato l’immaginazione del pubblico.
Il direttore Järvi ha dimostrato grande carisma nella direzione, sfiorando in diversi momenti la teatralità, talvolta dirigendo un tamburo da sciamano. Si è trattato di una direzione che ha saputo gestire con maestria le sfumature timbriche e i cambi di tempo, creando momenti di ieratica lentezza e rapidità quasi fuori controllo. Il pubblico stesso è stato chiamato a partecipare durante l’esecuzione di alcuni elementi, e dopo qualche esitazione – forse dettata dalla particolarità del concerto ecclettico e fuori dagli schemi in quello che è il tempio della musica sinfonica veronese – si è lasciato condurre da Jarvi accompagnando l’orchestra con il battito delle mani. In conclusione, il concerto della Baltic Sea Philarmonic con Kristjan Järvi è stato un’esperienza musicale straordinaria che ha unito con successo tradizione e innovazione, regalando al pubblico una serata indimenticabile. La miscela di generi e stili musicali ha dimostrato la versatilità e il talento straordinario dell’orchestra e del suo direttore, e ha lasciato un’impronta in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di assistere a questa performance unica.
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