di Walter Sirsi
Mori, Teatro Sociale Gustavo Modena Venerdì, 15 Dicembre 2023, ore 20.45
Sid, fin qui tutto bene
con Alberto Boubakar Malanchino
Regia e Drammaturgia di Girolamo Lucania
Sound design e colonna sonora live Ivan Bert e Max Magaldi
Da un’idea di Ivan Bert e Girolamo Lucania
Spettacolo vincitore premio In-Box 2023
Rassegna Divergenze 2023

Sid. Italiano. Origini algerine. Quindici anni. Forse sedici, forse diciassette. Veste sempre di bianco, perché il bianco è il colore del lutto per i musulmani. Vive come uno dei tanti ragazzi di una delle tante periferie dell’Occidente. Vive nel mondo drogato della società dello spettacolo. Per uscire dalla disperazione e dalla noia di nascosto legge, ascolta musica, vede film. Recita. Recita sempre. Fino a dimenticare di essere Sid. Colleziona sacchetti di plastica, di carta, di tessuto, di materiale biodegradabile. Tutti, rigorosamente, firmati. Bello, intelligentissimo, raffinato lettore, perfettamente padrone delle più sottili sfumature della lingua. Ha ucciso. Probabilmente per noia. Sicuramente per uno scopo più alto. Uccide soffocando le sue vittime nei sacchetti di plastica alla moda. La sua storia, è un film “senza montaggio”, un torrenziale monologo che è un concerto Hip Hop suonato dal vivo: scorrono schegge di vita, di bullismo, di consumo, di ragazzi annoiati, dei “fuck you”, di canne, droga, desolazione, di vagabondaggi nei “templi del consumo”.

Uno spettacolo che ti tiene incollato alla sedia, un pugno nello stomaco che ti fa rimanere senza fiato…un attore che tiene ritmi incalzanti e ci racconta il disagio dei nostri giovani, che siano italiani o italiani di seconda generazione, ragazzi che hanno un solo credo, farsi vedere, farsi sentire, con qualsiasi mezzo, perché i dialoghi con i coetanei o con i genitori o con la scuola li fa sentire inutili e muti. Una colonna sonora suonata e ritmata benissimo direttamente sul palco, con una coreografia visiva a tratti violenta (una, credo, scelta voluta) e Sid che ci trascina sempre di più nel disagio e in una violenza che lui considera quasi routine, nonostante legga continuamente anche i classici e si confronti con vari professori. Una regia netta, dura, dei nostri giorni, con nessun fronzolo.
Bello, intrigante, ottimo Alberto Boubakar Malanchino, un monologo che ti schiaffeggia e ti fa pensare alla nostra vita giornaliera. E ottima la regia, veramente azzeccata.
Insomma, da vedere e godere.
Ad Alberto Boubakar Malanchino è stato assegnato il premio Ubu 2023 come miglior attore under 35

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