Mostrier (Tv), Abbazia s. Maria del Pero, 17 luglio ore 20.15
Festival delle Abbazie.
SPAESAGGI 
Di e con Francesca Gallo, fisarmonica e Filippo Tognazzo, voce narrante

Una antica Abbazia, di fondazione carolingia, lungo il Piave, segnata dalla distruzione della Prima guerra: la storia di quell’antico monasteri ci riporta alle cronache delle battaglie di quella guerra compattuta lunga linea del fiume tra il 1917 e 1918, di un infermiere americano di nome Ernest Hemingway,  operativo in quegli anni con le ambulanze della Croce Rossa americana, testimone della disfatta di Caporetto, e assegnato all’ospedale ricavato nell’abbazia stessa. Ecco la suggestione di un luogo che connota un paesaggio geografico e culturale. Protagonisti della serata di questa tappa del Festival delle Abbazie della Marca Trevigiana sono stati Filippo Tognazzo, attore, e Francesca Gallo, concertista e costruttrice di fisarmoniche che nella sua bottega storica Galliano & Ploner di Treviso realizza fisarmoniche (unica artigiana specializzata in Europa) tutte competamente a mano e con legni di alberi da frutto  ricercati lungo le pendici del Cadore e dell’Agordino. Da diversi anni associa, al lavoro in bottega, la pratica di musicista nel recupero e nella divulgazione della cultura tradizionale veneta, fatta di canti popolari, testimonanzei di storie di emigrazione e di vita quotidiana. In parte scrivendo lei stessa parole e musica come voler essere testimone dell’epopea della sua gente che ha lasciato solo memoria orale o testimonianza di vita vissuta.
Dalla sua musica e dalla tradizione popolare legate assieme a un filo logico narrativo tra memoria e attualità si snoda SPAESAGGI, una tappa di 4 appuntamenti, tra giugno e luglio, del Festival delle Abbazie, presso altrettanti luoghi storici della Marca Trevigiana,  promosso dai comuni di Vidor, Nervesa e Monastie a cura di Ricky Bizzarro, presidente dell’Associazione Fiera Libre.

Monastier (TV), Abbazia di S. Maria del Pero

Il titolo Spaesaggi intende definire un percorso attraverso la letteratura e la musica della tradizione orale veneta. Una vera e propria riscoperta di un sentire antico e profondo che ancora risuona e che accompagna verso un futuro consapevole, attento custode del prezioso sapere del passato. E’ resistenza della natura e degli animali in un habitat che sta scomparendo; è incontro nei luoghi in cui la vita privata incontra quella di comunità tra geografie sentimentali di passaggio e di accoglienza, luoghi di rito e di festa. Ma non si tratta di rievocazione nostalgica dei bei tempi andati, ma vuo esprimere la difficoltà del vivere, tra povertà e riscatto sociale, che lo stesso coautore
Filippo Tognazzo, spiega all’inizio del percorso narratico indicando nell’anno 1976 anno di nascita sia suo che di Francesca, l’anno da cui tutto inizia. Il 1976 è l’anno del terremoto del Friuli, una cicatrice nella storia d’Italia che segna un prima e un dopo, per riflettere sulla loro esperienza di vita, sulle loro origini; Francesca è un’artigiana, vissuta fra musica e tradizione. Per lei è inevitabile confrontarsi con il passato. Filippo Tognazzo, figlio della classe operaia:per cui il passato è qualcosa da lasciarsi alle spalle, in una perenne fuga dal mondo parentale. Spaesaggi è la metafora di tutto quello che nel corso della vita si vede scomparire per dimenticanza o perche non si vuole conservare. Lo spettacolo, un’ora e mezza di narrazione e musica, si articola in un continuo rimbalzo anche provocatorio tra i due protagonosti dove il teatro di narrazione viene sostenuto con letture  di chi  scrittore, questo mondo è riuscito a ancora a dare testimonianza (Mario Rigoni Stern). La voce si alterna ai ritmi delle ballate popolari della cultura contadine di un Veneto fatto di fatica e di emigrazione. Per chi conosce il mondo musicale della Gallo hanno fatto capolino, in silenzio, brani da lei stessa composti per le due grandi tragedie dell’epopea italiana della emigrazione, la miniera di Marcinelle (1956) e il naufragio del transatlantico Andrea Doria (luglio 1956). La pioggia, che sembrava scongiurata, non ha scoraggiato il pubblico accorso all’appuntamento che ha esaurito i posti disponibili dimostrando affetto sicero ai due artisti e una piena adesione al progetto del Festival.

Filippo Tognazzo e Francesca Gallo
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Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013), Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019), Teatri Emilia Romagna (Corsaro, 2016) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

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