di Walter Sirsi
Venerdì 12 aprile 2024 – ore 21,Trento, Teatro Portland
TOPI
Produzione Usine Baug – Co-produzione di Campo Teatrale.
Regia e drammaturgia Usine Baug
Con Claudia Russo, Ermanno Pingitore, Stefano Rocco
Luci e Tecnica Emanuele Cavalcanti
Consigliato a partire dai 14 anni
Premio Scenario Periferie 2021
Finalista In-box 2023
Con il patrocinio di Amnesty International
Vent’ anni fa, una città sul mare, odore di basilico e lacrimogeni, in sottofondo Manu Chao e le esplosioni. Il signor Canepa abita in centro storico, ma in quei giorni di luglio ha altre cose per la testa e se non fosse per i suoni e le grida che entrano dalle finestre non si accorgerebbe nemmeno di quello che accade di fuori.
Topi, piccoli e invisibili come fantasmi hanno invaso il palazzo ed ora se ne stanno li a sgranocchiare mele e carote. Bisogna liberarsene e in fretta, prima che arrivino gli ospiti. Per chi c’era e per chi non c’era, dentro e fuori il teatro, nella piazza della nostra memoria, TOPI intreccia ricostruzione storica e invenzione scenica per raccontare, a vent’anni di distanza, il G8 di Genova: una delle ferite più gravi della recente storia italiana. Attraverso il gioco delle metafore, ricostruzioni sonore, testimonianze reali e personaggi inventati, TOPI offre una molteplicità di prospettive diverse per cercare di dare un senso, non solo a ciò che accadde in quei giorni di luglio, ma anche a ciò che continua ad accadere
Grande serata per una una piccola compagnia, giovane, tutto fatto in casa.
Dal testo al palco, dalle luci ai suoni perfettamente sincronizzati, tre attori bravissimi, per recitazione e per movimenti. E il racconto di una delle giornate più allucinanti della nostra democrazia, dove come spesso accade, le forze dell’ordine si accaniscono con i più deboli e lasciano stare i famosi black-block, famosi per essere estremisti facinorosi.
Una doppia trama, con un appartamento infestato da topi intelligentissimi e il signor Canepa che invita il gotha della sua azienda a cena, probabilmente per fare carriera, mentre gli altri due protagonisti ci raccontano a ritmo serrato cosa sta accadendo a Genova. I racconti sono testimonianze che la compagnia ha raccolto, tramite interviste e piccoli messaggi scritti dagli spettatori che hanno assistito alla loro performance. E poi il gran macello finale, con la morte di Carlo Giuliani e l’assalto alla scuola Diaz, il tutto finito in un bagno di sangue contro studenti e persone inermi. Insomma, uno spettacolo godibile, anche dai giovani che in quell’anno erano appena nati. Bravissimi e bravissimo Andrea Brunello e la sua compagnia a proporre con coraggio degli spettacoli completamente al di fuori dei soliti circuiti.
In più, il teatro Portland è un piccolo gioiello ,ruvido e scintillante.
Il pubblico ha applaudito a lungo e questo vuol solo dire che rischiando e sperimentando, si può solo che migliorare.
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