E’ trascorso poco più di un mese dal debutto a Cremona nell’Incoronazione di Poppea di Claudio Monteverdi (che verrà replicata a Pisa nel prossimo gennaio 2024) e pronto a frequentare i prestigiosi corsi dell’Accademia Rossiniana del ROF di Pesaro dopo gli studi presso l’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Un inizio di carriera dopo tanto studio, tra successi e fatica. Iniziamo con la domanda più banale: cosa ti ha spinto a intraprendere lo studio del canto?
È una domanda a cui rispondo sempre con una certa difficoltà, perché la vocazione innata e viscerale verso il mondo del canto si è presentata gradualmente ma sempre più forte. Sicuramente hanno contribuito in modo significativo i miei studi musicali: fin da giovanissimo (più o meno 7 anni) ho abbracciato lo studio della chitarra classica, portato avanti per ben 12 anni passando per il jazz. Da questo primo contatto con la musica, ho capito che in un modo o nell’ altro la mia vita sarebbe stata legata a questo mondo. Premetto che la mia non è una famiglia di musicisti ma l’appoggio e l’incoraggiamento (specialmente nei momenti in cui poteva vincere una certa timidezza) non è mai mancato, soprattutto da parte di mia madre che, dopo avermi sentito cantare quasi per scherzo, insistette che io provassi a cantare in un coro, cosa che in quel momento, giovanissimo, rifiutai. È inutile dire che poco dopo non riuscii a fare più a meno del canto e, così, intrapresi i miei primi studi con il Maestro del coro (Lis vilis): in quegli anni, appena maggiorenne, ho capito cosa avrei voluto essere nella vita.
Il percorso verso il palcoscenico comporta studio ma anche consapevolezza dei propri mezzi vocali. Essere tenore è una responsabilità in quanto è un registro che presenta varie sfaccettature dal tenore di grazia, allo spinto e al drammatico, dal controtenore al baritenore. In quale di queste dimensioni ti senti più attratto?
Tanto dipende dalle scelte che i teatri possono offrire, ma per quale ruolo vorresti essere chiamato?
Ovviamente, ci sono i sogni nel cassetto quasi tutti appartenenti ad un repertorio di maggiore maturità. In questo momento, mi piacerebbe affrontare i ruoli dei tenori mozartiani appartenenti al repertorio serio, altrimenti un certo Vivaldi di furore, per arrivare ad alcuni ruoli rossiniani come in Armida, Otello ecc..
Ma intanto come procede la preparazione e su quali ruoli sei impostato?
Continuo i miei studi con il M. Fernando Cordeiro Opa, con il quale sto lavorando a diverse frontiere di repertorio, comunque tutte legate in qualche modo fra loro: ad esempio, lo studio del ruolo di Orfeo e di tutti quei ruoli tenorili di cui il repertorio handeliano è ricco. Infine sto approfondendo il repertorio belcantistico, soprattutto alla luce del mio ultimo impegno all’Accademia rossiniana di Pesaro.
Il mondo dei concorsi è aspro e cinico, ne rifaresti?
Non sono amante dei concorsi, ma del resto penso pochi lo siano! Credo, però, che i concorsi siano molto utili, soprattutto ai giovani come me, per farsi conoscere. Ma purtroppo è evidente che spesso, anche nei concorsi lirici (a parte alcuni casi), la meritocrazia non la fa da padrona e conta più la conoscenza pregressa con qualcuno della giuria, piuttosto che il talento. Ma non ne voglio fare di tutta l’erba un fascio… certamente, sicuramente, ci sono realtà in cui il giudizio è obiettivo e soprattutto oggettivo. Per quanto riguarda me, spero di farne sicuramente il meno possibile e quei concorsi che ho fatto, seppur pochi, li rifarei. In un modo o nell’altro, essi sono stati formativi, mi hanno insegnato che esiste il confronto, e la competizione anche (forse, soprattutto) nel nostro ambiente. E così un giovane, forse in maniera appunto un po’ cinica, entra in contatto con questa verità, disilludendosi di quello che poteva sembrare ideologicamente il mondo artistico.
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bella intervista ad un giovane talento che merita appoggio e stima
Grazie per il riscontro. Federica
Bravo Luigi! Stasera ho guardato
L'incoronazione da Ravenna - una produzione meravigliosa!
Il tuo debutto come Lucano promette molto.
Tantissimi auguri!
Igor