di Martino Cattoi
Arco (Tn), Palazzo Panni 26 ottobre 2022 ore 20.30
Corde resonanti 2022-2023
Antonio Vicentini, pianoforte
P. I. Čaikovskj
«Dumka», op. 59. e «Le stagioni», op. 37a
Mercoledì ventisei ottobre è cominciata una nuova stagione di Corde Resonanti la rassegna curata dal musicista Marco Toniatti. Senza mascherine, senza prenotazioni obbligatorie, senza green pass. Protagonista della serata il pianista Antonio Vicentini, che come avviene spesso nella rassegna ha voluto dedicare il concerto a un solo autore, Čaikovskij. Apertura con la Dumka op. 59 – una sorta di rapsodia – seguita da Le Stagioni, op. 37a, la più celebre delle raccolte pianistiche del maestro russo. I brani della raccolta sono stati eseguiti alternati alle poesie che nell’edizione originale – per volontà dell’editore e non dell’autore – facevano ognuno da preludio letterario a ogni singolo brano. I ringraziamenti a Clara Lotti, docente di materie letterarie ed esperta di recitazione espressiva, che ha accettato di collaborare nel ruolo della voce recitante dando voce ai brevi versi dedicati a ciascun mese dell’anno. Degna di nota l’iniziativa del Vicentini di proporre un programma decisamente inusitato, lasciato solitamente agli interpreti dell’est europeo. Degna di nota anche l’esecuzione, precisa, colorata, profonda, in modo particolare nei momenti più intimi della partitura, e non mancante di vigore e brillantezza.
Gennaio: Accanto al focolare
In la maggiore, Moderato semplice, ma espressivo.
«La notte ha già coperto di oscurità
Il mio angolino di pace e serenità.
Flebile è la fiamma nel camino,
E già si è consumato il mio lumino.»
(Aleksandr Puškin)
Febbraio: Il Carnevale
In re maggiore, Allegro giusto.
«Presto ferveranno i ricchi banchetti
Del nostro indiavolato Carnevale.»
(Pëtr Vjazemskij)
Marzo: Il canto dell’allodola
In sol minore, Andantino espressivo.
«Ondeggiano i fiori nel campo,
Fluttuano in cielo onde di luce,
E del canto dell’allodola primaverile
È colmo l’infinito azzurro»
(Apollon Majkov)
Aprile: Il bucaneve
In si bemolle maggiore, Allegretto con moto e un poco rubato.
«Celeste e puro
È il fior del bucaneve,
Ma accanto ancor balugina
L’ultima neve.
Son le ultime lagrime
Del passato dolore
E i primi sogni
Di nuove gioie.»
(Apollon Majkov)
Maggio: Le notti bianche
In sol maggiore, Andantino.
«Oh, qual notte è questa!
Come tutto è languore.
Grato ti son, gelida terra natia.
Dal regno dei ghiacci
E delle tempeste di neve,
Fresco e puro ci giunge alato
Di maggio il mese»
(Afanasij Fet)
Giugno: Barcarola
In sol minore, Andante cantabile.
«Andiamo alla riva,
Là le onde ci lambiranno i piedi
E su di noi splenderanno
Stelle di una misteriosa tristezza.»
(Aleksej Pleščeev)
Luglio: La canzone del mietitore
In mi bemolle maggiore, Allegro moderato con moto.
«Fatti forza, o spalla!
Stenditi, o braccio!
E tu, vento di mezzogiorno,
Profumato accarezzami il volto!!»
(Aleksej Kol’cov)
Agosto: La fienagione (Scherzo)
In si minore, Allegro vivace.
«A frotte le famiglie
Si sono già accinte a falciare
L’alta segale alla radice.
I suoi grandi fasci
Son ammucchiati nei covoni
E tutta notte dai carri
Ci giunge una musica»
(Aleksej Kol’cov)
Settembre: La caccia
In sol maggiore, Allegro non troppo.
«È ora! È ora! Risuonano i corni!
I battitori in tenuta da caccia,
Già dall’alba son pronti sui loro cavalli.
E i più focosi saltellano
Intorno alle mute dei cani.»
(Aleksandr Puškin)
Ottobre: Canto d’Autunno
In re minore, Andante doloroso e molto cantabile.
«Si è spogliato il nostro triste giardino
E foglie ingiallite volano nel vento.»
(Aleksej Tolstoj)
Novembre: Sulla Troika
In mi maggiore, Allegro moderato.
«Non guardare al cammino con timore
E non t’affrettare dietro alla trojka.
Affrettati, invece, a spegner per sempre
L’angoscia che alberga nel tuo cuore.»
(Nikolaj Nekrasov)
Dicembre: Feste (Valzer)
In la bemolle maggiore, Tempo di Valse.
«Un tempo, la sera dell’Epifania,
Le fanciulle predicevano il futuro
E, levata la scarpina,
La gettavano dalla porta.»
(Vasilij Žukovskij)
Martino Cattoi