La Fondazione Haydn di Bolzano e Trento riparte con un’estate ricca di appuntamenti: opera, concerti, danza. Lo ha fatto un una ricca conferenza stampa il 6 maggio 2021 a Bolzano con i rispettivi direttori artistici dove sono state presentate dai rispettivi responsabili insieme le stagioni in cui si articola l’attività dlla Fondazione Haydn, Matthias Lošek, direttore artistico del settore opera, Daniele Spini, ultimo anno da direttore artistico stagione concertistica con Emanuele Masi, responabile di Bolzano Danza/ Bozen Tanz. “Un segnale importante che accompagna la tanto attesa riapertura dei luoghi di spettacolo” ha dichiarato Paul Gasser, Presidente della Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, pronta a ripartire con una lunga serie di appuntamenti durante l’estate che coinvolgeranno l’intera Regione con oltre 50 eventi attorno ai tre ambiti espressivi , con una ricca programmazione che tra maggio e agosto metterà in campo tutte le energie artistiche, organizzative e comunicative della Fondazione, con produzioni originali e coproduzioni. Si tratta di un cartellone ambizioso incentrato sugli appuntamenti cardine a Trento e Bolzano, ma riuscendo a investire di eventi anche la periferia regionale con alcune puntate extraregionali nei territori limitrofi gardesani. Anche ques’anno La Fondazione continua l’esperienza Associated Artist Matteo Franceschini, compositore che dalla sua Trento è partito per un lungo viaggio che lo sta portando a mettere la musica in contatto con altre discipline tra opera, orchestra e danza. Per Valeria Told, Direttore Generale della Fondazione, “ripartire significa fare tesoro della nostra esperienza e nel contempo proiettarci verso il nuovo, facendo ricorso a tutte le risorse messe a disposizione dalle nuove tecnologie digitali”. In questa prospettiva si inseriscono i videostreaming di Clown Time della Compagnia Abbondanza Bertoni spettacolo in produzione dal 2020 e disponibile su streaming nella rappresentazione data a Rovereto al Teatro Zandonai a fine febbraio 2020, vincitore della sezine Fringe e di Das Buch der hängenden Gärten dell’inglese Daisy Evans, di nuova produzione.
Opera 2021: Once upon a time
“Quando tre anni fa ho pensato a una stagione dal titolo Es war einmal… / C’era una volta…, racconta Matthias Lošek, Direttore Artistico del settore opera, “l’ho fatto con l’idea che il racconto di una storia sia uno di quei rituali che ci avvicinano al passato, al presente, ma anche al futuro, creano delle connessioni che alimentano le nostre credenze e le nostre speranze. Che ci permettono di sperimentare al di là del tempo e dello spazio, che spiegano la nostra esistenza, che ce la fanno comprendere; che ci consentono di stare l’uno accanto all’alto, e non l’uno contro l’altro. Un rituale che ci fa riconoscere il riso, il pianto, i sentimenti e la compassione, l’amore e anche la tristezza come parte di quella storia che si chiama vita. Ecco perché lo storytelling è così importante oggi più che mai: perché raccontare storie è un modo profondamente umano di dare un senso a situazioni difficili, come quelle che stiamo vivendo”.
Alice di Matteo Franceschini (5 e 6 giugno), progetto condiviso già dal 2020 con il circuito Operalirica dell’Emilia Romagna, che rivisita la celebre Alice nel paese delle meraviglie, favola per bambini ma anche per adulti che rischiano di perdersi nei labirinti della vita, e Carlota’s Zimmer del messicano Arturo Fuentes (11 e 12 giugno), che racconta le vicissitudini della principessa belga Charlotte, moglie dell’imperatore messicano Massimiliano della casa d’Asburgo: due storie diverse nelle quali la fantasia si mescola con la realtà. A precederle in calendario (1 giugno) un singolare evento in forma di concerto nel quale le musiche di Kurt Weill si abbinano a un ciclo di canzoni scritte dall’austriaca Olga Neuwirth per rendere omaggio al connazionale Klaus Nomi, outsider del pop elettronico che si affermò a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, ispirando persino David Bowie. Anche questa è una storia che merita di essere raccontata.
Haydn’s Summer: Music in motion
La prossima estate l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento girerà in lungo e in largo la Regione: sarà una festa della musica diffusa, attraverso quattro distinti programmi che vedranno sul podio alternarsi altrettanti direttori. “All’estro di Marco Pierobon il compito di portarci a raggiungere pubblici diversi con diversi repertori negli spazi aperti dei due capoluoghi e di altri centri della Regione, con un variegato programma dedicato ai massimi musicisti afroamericani del Novecento, da Louis Armstrong a Dizzy Gillespie e Miles Davis, alle inconfondibili voci di Ella Fitzgerald a Aretha Franklin”, spiega Daniele Spini, al suo ultimo impegno di Direttore Artistico dell’Orchestra Haydn. “Pure insolita l’impresa che ci vedrà affrontare, in contemporanea con la proiezione del film a Castel Firmiano / Schloss Sigmundskron, le musiche di Paul Hindemith per un capolavoro del cinema muto ispirato alla montagna, Im Kampf mit dem Berge, girato a Merano nel 1921 da Arnold Fanck. L’occasione più eccezionale a fine agosto, con il grande concerto diretto da Juraj Valčuha, artista di fama mondiale che conferma ancora una volta la sua amicizia con la Haydn guidandola in due capolavori fra i più popolari di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Capriccio italiano, op 45 e la Sinfonia n. 5 in mi minore, op. 64”. Infine, le Quattro Stagioni di Vivaldi e la serenata Eine kleine Nachtmusik di Mozart con la direzione di Marco Mandolini. Ma l’Orchestra Haydn sarà impegnata anche durante le giornate di Bolzano Danza, in occasione della «prima assoluta di Requiem da noi commissionata all’Associated Artist Matteo Franceschini per i 60 anni dell’Orchestra Haydn».
Bolzano Danza: Swan
Nata nel 1985, Bolzano Danza è oggi una delle rassegne di danza contemporanea più apprezzate a livello italiano e internazionale. Il segreto del suo successo sta nel saper mescolare cultura alta e cultura popolare, performance indimenticabili e progetti di artivismo che favoriscono l’inclusione sociale e il dialogo tra mondi lontani. Il Festival include corsi di danza di ogni stile, a cura di Südtiroler Kulturinstitut, e interazioni con gli artisti che lo rendono un affascinante laboratorio culturale. La 37esima edizione del Festival Bolzano Danza accoglie gli appassionati dal 16 al 30 luglio 2021 nelle sale del Teatro Comunale e in diversi luoghi della città. Dopo l’esperienza singolare di EDEN nell’estate 2020, progetto premiato per originalità dalla critica nazionale, Bolzano Danza 2021 si riappropria della sua struttura ed essenza ripartendo dagli archetipi. Con il titolo Swan, simbolo per antonomasia del balletto, assurto a effigie di un progetto artistico incentrato sulle riscritture dei classici del repertorio ballettistico e musicale degli ultimi tre secoli, il Festival di danza contemporanea è un variegato mosaico di nuovi Laghi dei cigni, nuove Morti del cigno, una nuova Giselle, un nuovo Requiem e un’infuocata Sagra della Primavera a cinquant’anni dalla morte di Igor Stravinskij. Un programma di reenactment (letteralmente “rimessa in azione”) di temi e archetipi a opera di apprezzati autori della scena internazionale e nazionale tempestato di debutti e coproduzioni.
“Swan è un festival di riletture e di ridefinizioni”, riassume il Direttore Artistico Emanuele Masi. “L’apertura il 16 luglio con la nostra “compagnia associata” Gauthier Dance di Stoccarda ci porta subito nel vivo con quattro diverse riletture contemporanee del Lago dei cigni con Hofesh Shechter, Marie Chouinard, Cayetano Soto e Marco Goecke a cui si affianca l’altro pilastro di questa edizione: i vari remakes de La morte del cigno di Mikhail Fokin e Camille Saint-Saëns commissionati a diversi autori. Ritornano artisti ‘amici’ come Olivier Dubois in scena con Come Out – su Steve Reich – per il Ballet de Lorraine e il Leone d’Oro Alessandro Sciarroni con due lavori ipnotici. Icone della danza del Novecento, Maguy Marin e Lucinda Childs, sono protagoniste di due riallestimenti di opere cardine del loro repertorio con l’italiana MMContemporary Dance Company e il Ballet National de Marseille. Caposaldo della letteratura musicale, il Requiem di Mozart trova nuova linfa nella riscrittura per orchestra e live electronics di Matteo Franceschini per una creazione globale in prima assoluta al Festival che coinvolge il coreografo franco-tunisino Radhouane El Meddeb, la cubana Micompañia, l’Orchestra Haydn guidata dal francese Jean Deroyer e un gruppo di amatori del territorio”.
www.haydn.it
www.bolzanodanza.it
Info biglietti e abbonamenti
Teatro Comunale di Bolzano
+39 0471 053800 / info@ticket.bz.it
Vendita biglietti Opera dall’11 maggio
Bolzano Danza: Abbonamenti a partire dal 11 maggio, biglietti singoli dal 25 maggio
Per i concerti Haydn’s Summer le informazioni saranno messe online su www.haydn.it partire da giugno.
L’accesso agli spettacoli in Provincia di Bolzano sarà consentito a chi può esibire la Certificazione Verde come da decreto del Presidente della Giunta provinciale n. 20 del 23/04/2021.
Comunicazione
Massimo Franceschini massimo.franceschini@haydn.it
Maria Prast maria.prast@haydn.it _ Mob. +39 338 878 1530
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