Recensioni

A Trento Orchestra Haydn di Bolzano e Trento tra Mozart e Bruckner

Trento, Auditorium Centro S. Chiara, 12 FEBBRAIO 2020, ore 20.30
(altre date : 11 FEBBRAIO 2020, ore 20,  Bolzano, Auditorium; 14 FEBBRAIO 2020 ore 20, Monaco di Baviera, Herkulessaal)
Hansjörg Albrecht, direttore d’orchestra
Sophie Klußmann, soprano
Olivia Vermeulen, mezzosoprano
Andreas Post, tenore
Yorck Felix Speer, basso
Münchener Bach-Chor, coro
Orchestra Haydn di Bolzano e Trento

Programma
Eric Whitacre:
Lux aurumque (2000)
Anton Bruckner:
Sinfonia n. 0 in re minore wab 100 (1869)
Wolfgang A. Mozart:
Requiem per soli, coro e orchestra in re minore, K 626 (1791)

foto Massimo Franceschini

Interessante programma proposto per il 60° della Orchestra Haydn di Bolzano e Trento (1960-2020) in questo calendario 2019-2020, affidato al Münchener Bach-Chor e all’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta da Hansjörg Albrecht. Un programma che collegava assieme un brano contemporaneo per coro a cappella, scritto nel 2000, Lux aurumque di Eric Whitacre che si risolve in una breve frase musicale di 12 parole costruito su armonie rarefatte che sanno di canto liturgico antico, affiancato a due capisaldi nella creazione musicale con il sinfonismo tardoromantico di Anton Bruckner della sua Sinfonia n. 0 (rigettata) e dall’emozionante Requiem K 626 diWolfgang AmadeusMozart. Titoli di richiamo che hanno accontentato i gusti musicali del pubblico che ha esaurito la capienza dell’Auditorium del Centro Santa Chiara di Trento (circa 750 posti). La breve composizione di Whitacre ha fatto da preludio alla composizione sinfonia di Bruckner che Albrecht ha fatto subentrare nell’immediato. Per decisione del compositore stesso doveva essere una sinfonia abbozzata eppure ne è venuto un prodotto finito in 4 movimenti ognuno con la sua completezza formale. La capacità di gestire l’orchestra del direttore tedesco ha fatto emergere la complessità sonora di questa sinfonia “rinnegata”, calibrando i passaggi tra le sezioni, esaltando le dinamiche sonore che caratterizzano i movimenti interni alla sinfonia. A fronte, una orchestra che rispondeva alla perfezione al gesto direttoriale, chiaro e preciso. Gesto che ha permesso una lettura ricca di pathos nel Requiem mozartiano: fa sempre impressione ascoltare l’ultima composizione di Mozart, k 626, per quel clima di mistero e di incompiutezza che la composizione si trascina.  Le parti dei soli affidate a Sophie Klussmann, soprano, Olivia Vermeulen, mezzosoprano Andreas Post, tenore, Yorck Felix Speer, basso, specialiste nei ruoli mozartiani e del barocco tedesco , sono riuscite a esprimere al meglio lo spirito della vocalità mozartiana; assieme alla sapiente gestione musicale di Albrecht, tra l’altro spesso chiamato in  Italia per dirigere le opere mozartiane, hanno fatto emergere legami musicali e suggestioni ideologiche con il mondo intrinseco mozartiano: tanti sono i richiami al Flauto Magico che paiono transitare nel Requiem, negli inserti del coro come nella parti dei solisti (basso e tenore). Suggestioni prodotti da una accurata lettura e altrettanta curata esecuzione da parte dei complessi corali del Münchener Bach-Chor. Tantissimi applausi al termine dell’esecuzione successo personale del direttore Hansjörg Albrecht non nuovo alla collaborazione con l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento.

foto Massimo Franceschini

Federica Fanizza

Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013), Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019), Teatri Emilia Romagna (Corsaro, 2016) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

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