Alla Chiesa Parrocchiale di Bolognano d’Arco (Tn) si sono svolti i due concerti natalizi di questo fine anno 2022, organizzati, come di consueto, dal Gruppo Concerti di Bolognano, (coordinatrice Maria Rita Tamburini anima della manifestazione, coadiuvata da Claudia Toccoli) con il patrocinio del Comune di Arco e della Cassa Rurale AltoGarda e Rovereto che raccolgono sempre tanto pubblico di appassionati ed estimatori.
Da anni ormai la Chiesa Parrocchiale di Bolognano si trasforma in una suggestiva sala da concerto, accogliendo i migliori artisti trentini e internazionali. Con la sua articolazione su due brevi cicli, estivi e invernali riesce a caratterizzarsi tra gli appassionati della musica classica per la particolarità dei programmi, con l’organo (la chiesa possiene un Tamburini del 1982 a trazione meccanica) come strumento principale, sia come solista che come accompagnamento e sulla costante attenzione ai musicisti di provenienza territoriale sia essi giovani che si stanno avviando alla carrieria concertistica o concertisti affermati per un rientro “a casa”, e per le orchestre giovanili e amatoriali territoriali.
Il ciclo natalizio 2022 prevedevema due concerti con una comune presenza: la voce del soprano Rosanna Lo Greco, giovane voce ma con una consolidata carriera nei teatri lirici internazionali. Nel primo concerto del 18 dicembre era presente l’Orchestra I Filarmonici di Trento, guidata dal direttore Alessandro Arnoldo, assieme alla voce lirica.
Il 26 dicembre replica per il soprano Lo Greco accompagnata da un insolito ensemble composta da trio d’archi e organo (Giuseppe Valtidoni, violino, Alessandra Cibien, viola; Marco Petruzzi, contrabbasso Alberto Boischio, organo). Anche in questo caso il programma presentava varie aspetti compositivi incentrati sulla presenza dell’organo (Pachebel, Rossini, Bach) ad arie preghiera da opere (Turandot e La Forza del Destino) e canti d’autore di istipazione natalizia e sacra (Panis Angelicus di Franck, Cantique de Noel di Adam, Ave Maria di Gounod, Stille Nacht di Gruber). In questa occasione il canto ha avuto ampio spazio con l’artista che ha dimostrato la sua capacità di espandere una voce morbida, ma di volume, di librarsi verso l’alto e di farsi apprezzare come interprete.
Successo ed entusiasmo anche per questa breve rassegna di una realtà periferia territoriale capace di fare cultura di qualità raccogliendo sempre adesione di pubblico.
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