Recensioni

Brixen Classic (Musica classica a Bressanone BZ). Musica e vino per monumenti e vigne di montagna

Bressanone/Brixen (Bolzano) 11/18 giugno 2022
Varie sedi

11.06.2022, ore 21:00 Uhr
A Night at the Opera
powered by Duka
14.06.2022, ore 21:00 Uhr
Music from the New World
powered by Barth
Brixen_Classics_Broschu

BrixenClassics 2022 Hofburg 14.6.2022 © Brixen Tourismus_Marko Paunović

Per le cronache musicali, risulta alquanto difficile comunicare che in direzione nord oltre il fiume Po e lungo il fiume Adige esistono territori, nello specifico la provincia di  Bolzano, che investono cospicue risorse economiche a sostegno della divulgazione musicale. Tralasciamo il fatto che in una area mistilingue complessa come l’Alto Adige, comunicare con la musica possa accordare i gruppi linquistici in forte concorrenza tra loro, andando oltre le tradizionali forme associative musicali quali Cori e Bande. Ma tale concorrenza di iniziative non si potrebbe spiegare se non ci fosse un forte sostegno finanziario sia pubblico ma anche privato. In un territorio che ha fatto dell’innovazione industriale e tecnologica nella produzione manifatturiera anche di tradizione la sua ragione d’essere sul mercato internazionale come marchio territoriale, ecco che il mondo industriale si fa parte attiva proprio a sostegno di quelle iniziative che possono ancora di più caratterizzare il territorio in cui si opera. Sono marchi industriali con cui abbbiamo a che fare nella nostra pratica quotidiana (latte, biscotti, arredi bagni, tecnologia elettronica, impiantistica e mobilità in quota, birra, manifatture in legno, enologia e gastronomia, frutticoltura) e che non sempre non li colleghiamo a questa realtà territoriale marginale ma fortemente caratterizzata e economicamente sostenuta. Tra l’altro ogni manifestazone sussiste su precise connotazioni culturali, come Dobbiaco con Mahler,, Merano con la tradizione musicale della Finis Austriae, Bolzano con il proprio conservatorio e Concorso Pianistico Busoni. Infine Bressanone con il suo evento Brivex Classic tra vigneti e antiche dimore.

BrixenClassics 2022 Kloster Neustift © Brixen Tourismus_Marko Paunović

E’ stato un anticipo di quella che sarà l’intensa attività musicale estiva in questo 2022 nella provincia di Bolzano: Brixen Classic (Musica e Vino) dall’11 al 18 giugno 2022 è uno degli ultimi eventi, in ordine di tempo creati in Alto Adige, dedicati alle note classiche con direttore artistico Tim Decker manager germanico dell’enogastronomia.

Brixen-Classics-kuenstlerischer-Leiter-Tim-Decker

Giunto alla seconda edizione, dopo un inizio alquanto problematico legato all’emergenza sanitaria del 2021ma , nonostante tutte le difficoltà di quel momento, si è subito imposto all’attenzione di un pubblico amante la musica classica, con proposte di facile ascolto, divi del canto (nella prima edizione fu presente Juan Diego Florez), attenta collocazione degli eventi sparsi per la città come nei dintorni, e la commistione, sempre di successo, tra cultura e gastronomia, o meglio di percorsi enologici. Musica, quindi, eseguita in varie forme di organico strumentale, inserita sia nel percorso monumentale della cittadina altoatesina tra antiche abbazie, come il complesso monastico di Novacella, la Hofburg, residenza degli antichi Principi Vescovi dell’Sacro Romano Impero di Bressanone che dominavano i passi alpini, o le Ansitz, dimore signorili inserite in un contesto di coltivazioni di vigneti in un territorio ricco di vocazione agricola e salvaguarda del paesaggio, tutti elementi che testimoniano la complessità della storia di questo territorio. Ecco che il cortile della Horfbug, palazzo vescovile, ha ospitato i principali eventi con orchestra, assieme al gala di canto lirico e non è manca la proposta di un’opera in forma di concerto, scelta ricaduta sul raro Franco Cacciatore di Carl Maria von Weber che ha chiuso la rassegna. L’inaugurazione del festival, è stata affidata alla lirica, con un gala “A Night at the Opera” una piacevole rassegna di arie d’opera con protagonisti artisti collaboratori al Brixen Classic: il soprano finlandese Camilla Nyluns, assieme al baritono sir Bryn Terfel, nomi poco conosciuti in ambito della lirica italiana, ma voci organiche ai teatri d’oltralpe, all’Opera di Zurigo, Opera di Vienna, Royal Opera House di Londra, Festival di Bayreuth, capaci, per impostazione vocale di percorrere ruoli differenti, da Wagner, a Verdi e Puccini.


Così è stato in questa serata inaugurale dell’11 giugno dove l’ampio cortile della dimora vescovile era esaurito da un pubblico variamente composito, fatto di amanti dell’opera, genere purtroppo in regione poco praticato, di rappresentanti del mondo economico e politico che sostiene finanziariamente l’evento, di giovani musicisti, come di turisti, essenzialmente germanici. Sapienti giochi di luci hanno dato risalti alle logge del palazzo che circondano il cortile: del resto Bressanone sta diventando rinomata nell’arco alpino per le storie di Light-design che animano d’inverno la città antica. Con una gestione molto leggera e di intrattenimento con l’alternanza dei due conduttori Anna Zangerle per la parte italiana e Axel Brüggemann, per la parte tedesca, (non esisteva un programma a stampa della serata) si sono succeduti i cantanti accompagnati dall’orchestra del festival, diretta da Daniel Geiss.

Daniel-Geiss (c) Peuserdesign

Attualmente direttore musicale e artistico dell’orchestra da camera di Belgrado, Geiss può vantare un grande esperienza per il mondo in varie rassegne e festival lirici, presente nel 2019 in Italia con il concerto di apertura del 44° Cantiere d’arte di Montepulciano, e musicista attento alla formazione di giovani orchestrali con il progetto Klanglabor, attivato per questa occasione. Questa esperienza di formatore l’ha dimostrata ampiamente della perfetta gestione dell’orchestra internazionale variamente composita e con arie tra Verdi e Wagner e Puccini dal Falstaff, Tannhäuser, Tristano e Isotta, Tosca, come il Coro degli Ebrei del Nabucco, condotto assieme all’esperto direttore di banda e di cori della Val Gardena e zone limitrofe Christian Unterhofer. L’orchestra sotto la guida di Geis ha dimostrato il suo valore soprattutto nel sostegno all’arpa solista di Hannah Stone nel complesso brano di Debussy, Danse sacrée et danse profane, sottolineando il mistero che sottende a questa composizione. In questa occasione è stato assegnato al giovane tenore di Monaco Magnus Dietrich il Young Artist Award by DUKA (impresa di arredi bagno, main sponsor dell’evento). Agli allievi dell’Accademia di Canto, con i musicisti in varie formazioni dell’Orchestra del Festival assieme agli iscritti della locale Scuola Musicale Civica sono stati affidati i vari intrattenimenti musicali in locali pubblici della città (alberghi, caffè, vinerie) come le passeggiate tra le vigne e i masi agricoli in quota: tutto quanto che può essere utile a portare la musica fuori dai luoghi deputati in situazioni non conformi all’abitudine. La tradizione della esecuzione di musica da camera si è mantenuta nel progetto Chamber Delight presso l’austera e monumentale Biblioteca dell’Abbazia di Novacella, con omaggio alla letteratura per quartetto con pianoforte Tardoromantica.

Altra eccellenza nella rassegna, quella del violinista britannico Daniel Hope, presenza costante ormai nel panorama musicale altoatesino, a Merano come a Bolzano, che ha incantato il pubblico che ha esaurito la Hofburg con Primo Concerto per violino di Max Bruch, composizione di raro ascolto inserito nel programma intitolato Music fron the New World che comprendeva il preludio da I Maestri Cantori di Norimberga, Anton Dvorak con la Sinfonia Dal nuovo mondo, dove l’orchestra si è espressa al meglio, assieme alle musiche di Miklos Ròzsa dal film di Hitchcock “Io ti salverò”, proprio in considerazione della specificità di Hope di farsi interprete trasversale di qualsiasi genere musicale donando come bis “America” da “West Side Story” di Leonard Bernstein e il tema d’amore del monumentale film “Ben Hur” di Miklos Ròzsa.

BrixenClassics 2022 Hofburg 14.6.2022 © Brixen Tourismus_Marko Paunović

Con un orchestra che si espressa con piena morbidezza di suono e capacità interpretative la fine del concerto è stata accolta da applausi calorosi e ripetute chiamate il palco dei protagonisti dell’evento con un particolare riconoscimento al complesso strumentale, che accompagnerà lo stesso Hope in un tour a Lipsia.

Federica Fanizza

Laureata in Filosofia all'Università di Bologna e curatrice degli archivi comunali di Riva del Garda, ha seguito un corso di specializzazione in critica musicale a Rovereto con Angelo Foletto, Carla Moreni, Carlo Vitali fra i docenti. Ha collaborato con testate specializzate e alla stesura di programmi di sala per il Maggio Musicale Fiorentino (Macbeth, 2013), Festival della Valle d'Itria (Giovanna d'Arco, 2013), Teatro Regio di Parma (I masnadieri, 2013), Teatro alla Scala (Lucia di Lammermoor, 2014; Masnadieri 2019), Teatri Emilia Romagna (Corsaro, 2016) e con servizi sulle riviste Amadeus e Musica. Attualmente collabora con la rivista teatrale Sipario. Svolge attività di docenza ai master estivi del Conservatorio di Trento sez. Riva del Garda per progetti interdisciplinari tra musica e letteratura. Ospite del BOH Baretti opera house di Torino per presentazioni periodiche di opere in video.

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