Castel Tirolo (Bz) 16.09. 2024 20:30
Tobias Moretti & Armonico Tributo
La scoperta del cielo-religioni in progress
Südtirol festival Merano 39a edizione
Lorenz Duftschmid, viola da gamba
Julia Moretti oboe, Marco Ambrosini, Schlusselfidel (viella a tasti), Thomas Boysen, tiorba, Ewald Donhoffer cembalo, David Mayoral percussioni
Musica: Silvius Leopold Weiss, Traditional Angelos, Georg Philipp Telemann, Marin Marais, Francois Couperin, Traditional Sefardi, Gaspar Sanz, Johann Sebastian Bach, Jean-Philippe Rameau
Testi in lingua tedesca: Johann Beer, Heinrich von Kleist, Norbert C. Kaser, Ernst Jandl, Mano Dayak, Navid Kermani, Thomas Mann, August von Platen, Raoul Schrott, Harry Mulisch, Johann Forkel, Friedrich Schiller, Rainer Maria Rilke, Johann von Goethe, Friedrich Hebbel, Hugo von Hofmannsthal
Una delle caratteristiche della programmazione del Südtirol Festival di Meano è quella di inserire un evento in cui musica e narrazione si fondono sia come contestualizzazione culturale e musicale sia per temi e suggestioni. Per questi particolari eventi il Festival ha fatto affidamento sia ad attori famosi dell’area tedesca, ma di riconoscibilità internazionale, quali Senta Beger, Klaus Maria Brandauer, Bruno Ganz sia ricorrendo alle voci più note nell’ambito teatrale e cinematografico sudtirolese. Quest’anno era Tobias Moretti, ospite della rassegna, attore televisivo e volto noto anche alla TV italiana per una serie di sceneggiati polizieschi anni’90 (Il Commissario Rex). La sua voce si è prestata per una serie di interventi tra poesia e narrativa sul tema della scoperta della spiritualità tra autori antichi e moderni di varie provenienze geografiche e religiose in una sorta di narrazione di un viaggio alla ricerca sia di una propria intimo come delle contraddizioni insite nei proclami di fede. In questo modo il percorso narrativo si snoda alla ricerca di una qualche divinità, esemplificato anche da passaggi della vita umana, la ritualità della nascita tra le aride dune del Sahara dello scrittore tuareg Mano Dayak (1950- 1995), alla prima preghiera riconosciuta in lingua germanica dedicata alla creazione del mondo del 790 d.c. Wessobrunner Gebet. In questa dimensione di ricerca del sacro si inseriscono le poesie di Rainer Maria Rilke dedicate a Maria e le aspirazione dell’animo umano tra Hoffmanstahl, Schiller e Goethe, come gli estratti di Thomas Mann da Giuseppe e i suoi fratelli. Brani anche in cui autori non lesinano ironia e sarcasmo sulle religioni consolidate espresse dai brani di Montesquies e la modernità agnostica di Harry Mulisc (1927-2010) ma anche mettendosi in discussione e in relazione con altre fedi come l’esperienza di viaggio dell’iraniano Navid Kermani. E la musica non è da meno, con il gruppo strumentale Armonico Tributo guidato Lorenz Duftschmid in cui la musica condotta su strumenti antichi ci riporta alle melodie tra Medioevo e Barocco, con Telemann e Bach, ai francesi Marais e Couperin fino alle tradizionali ritmiche sefarditi e mediorientali che ci rapportano ad altri ambiti culturali. Melodie che non solo intervallano la lettura ma si inserivano sulla recitazione sfumando sulle parole o intervenendo di prepotenza in alcuni momenti.
La voce di Tobias Moretti procede incalzante con toni rapidi e nervosi: con una lettura che non si fa interpretazione ma pura narrazione. Spesso il suo procedere scorre tra le parole a volte puntualizzando su una parola ripetuta come incipit di paragrafo successivo, correndo il velocemente il testo come a voler lasciare alla musica lo spazio della serata.
Suggestiva la collocazione dell’evento nello spazio antistante l’antica cappella del medioevale Castel Titolo, luogo simbolo storico e monumentale di quella parte di arco alpino tra Austria e Italia, dominante la conca di Merano. Lo spazio non era certamente ampio ma ha saputo accogliere il folto pubblico anche relativamente giovane per età attratto certamente dalla proposta e dalla fama dell’attore che è stato accolto con simpatia e calorosi applausi sdebitandosi con i presenti concedendo di un bis sempre di musica e narrazione lasciando ampio spazio ai suoi accompagnatori e protagonisti musicali.
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