Cremona | Teatro A. Ponchielli | 23 giugno 2024, ore 21.30
Monteverdi Festival
Gala Concert
Cecilia Bartoli & Les Musiciens du Prince – Monaco
Gianluca Capuano, direttore
Viva la Santa!
Una serata perfetta, di quelle che restano impresse nella memoria per sempre. Siamo al Monteverdi Festival, un evento che ogni anno porta sulla scena il meglio della musica barocca e del primo classicismo. Quest’anno, la chiusura del festival è davvero spettacolare, con una diva della lirica che ha lasciato tutti senza fiato: Cecilia Bartoli.
Al Teatro Ponchielli di Cremona, il pubblico gremisce ogni posto disponibile per assistere a un Concerto di Gala Gala che prometto (e mantiene!) di essere indimenticabile. Cecilia Bartoli, la regina del belcanto, acclamata in tutto il mondo, torna a esibirsi in Italia, cosa rara ma sempre straordinaria. Accompagnata dall’ensemble Les Musiciens du Prince – Monaco, guidato dal milanese Gianluca Capuano, Bartoli porta in scena un programma che ha spazia da Händel a Monteverdi, passando per Corelli, Vivaldi e Geminiani. La serata inizia con il Concerto grosso in re maggiore n. 4 di Arcangelo Corelli, eseguito con eleganza e precisione dall’orchestra. Poi arriva il momento tanto atteso: Cecilia Bartoli, in un abito verde smeraldo incanta il pubblico con l’aria di Almirena “Augelletti che cantate” dal Rinaldo di Händel. La sua voce, controllata e potente, mostra una gamma incredibile di sfumature, dal dolce sussurro ai toni più squillanti, con una tecnica impeccabile. Di nuovo Händel con la celebre “Lascia la spina, cogli la rosa” dall’oratorio Il trionfo del tempo e del disinganno, interpretata con una delicatezza e una profondità emotiva che hanno lasciato il pubblico in visibilio. Non mancano i doverosi omaggi a Monteverdi, con un medley delle sue opere più celebri, e a Vivaldi, con il lamento di Ruggiero “Sol da te, mio dolce amore” dall’Orlando furioso.Il momento culminante è l’esecuzione delle danze dall’Ariodante di Händel e dell’aria “Desterò dell’empia Dite” dall’Amadigi di Gaula, dove Bartoli gareggia in virtuosismi con la tromba di Thibaud Robinne, regalando una performance mozzafiato. Il pubblico, in delirio, chiede bis su bis, e la diva non si fa pregare, eseguendo “Piangerò la sorte mia” dal Giulio Cesare di Händel, seguita da “A facile vittoria” di Agostino Steffani, per concludere con una fresca improvvisazione su “Summertime” di George Gershwin.
Ogni nota, ogni respiro di Cecilia Bartoli è stato un momento di pura magia. La sua capacità di trasmettere emozioni, di giocare con le sfumature del suono e di coinvolgere il pubblico è stata semplicemente straordinaria. Dopo 37 anni di carriera e oltre 12 milioni di dischi venduti, Bartoli continua a stupire per la sua bravura e professionalità, senza mai sedersi sugli allori e sempre pronta a condividere il palco e gli applausi con i suoi colleghi, dimostrando una rara umiltà. E così termina il Monteverdi Festival 2024, tra più standing ovation, piogge di rose bianche e applausi scroscianti a celebrare la Bella Musica, Claudio Monteverdi “e i suoi incanti da cui tutto è nato e tutto rinasce”.