Le terre toscane, fatte di pievi e castelli nascosti e defilati al pubblico che percorre velocemente le vie di grande comunicazione, sono capaci di aprirsi a piccole rassegne musicali con la duplice opportunità di offrire al pubblico questi piccoli gioielli architettonici ricchi di arte e di storia come spazi musicali non conformi, creando rassegne di musica classica, invitando gruppi giovanili con programmi non scontati.
Rientra in questo progetto di animazione dei monumenti di una campagna toscana, il Valdarno piano festival organizzato dall’Accademia Musicale Valdarnese, giunto quest’anno alla 6° edizione dedicata ai concerti Concerti per pianoforte e orchestra, sotto la direzione artistica di Andrea Turini, titolare della cattedra di pianoforte al Conservatorio di Pesaro, riconosciuto didatta e organizzatore di Masterclass a livello internazionale.
A questa rassegna è stato invitato il gruppo strumentale di Trento “Amici d’Orfeo”, guidati da Alessandro Arnoldo, costituitosi tre anni fa con l’obiettivo di costruire progetti concertistici under-35, per valorizzare soprattutto i neo-professionisti della musica, non più studenti ma non ancora continuativamente inseriti sul mercato della produzione musicale .
Particolarità squisitamente musicale del gruppo è la scelta del repertorio orientato verso la proposta della letteratura per solista ed orchestra, ma nelle originali versioni cameristiche spesso proposte dagli stessi compositori. L’iniziativa decollata con successo la scorsa estate riprende quest’anno con un motivo di soddisfazione ulteriore se gli “Archi di Orfeo” sono in partenza in questi giorni per due appuntamenti “fuori porta”.
La formazione infatti si è esibita in Toscana, sotto la direzione del maestro Alessandro Arnoldo, per due concerti nell’ambito del Valdarno Piano Festival, rassegna itinerante di musica per pianoforte organizzata dall’ Accademia musicale Valdarnese.
Il 30 giugno nella Chiesa dell’Annunziata di San Giovanni Valdarno e l’1 luglio nella storica Pieve di San Romolo a Gaville (ricordata nella Divina Commedia di Dante nel canto XXV dell’Inferno) gli archi hanno accompagnato tre giovani pianisti (Lucrezia Slomp, Gabriele Cerofolini e Lorenzo Reho), allievi del maestro Andrea Turini, sulle note di tre grandi pagine del repertorio pianistico: il Concerto in La maggiore BWV 1055 di Johann Sebastian Bach, il Concerto in do minore n.3 di Ludwig van Beethoven e il Concerto in mi minore n.1 di Frederic Chopin. Gli Archi d’Orfeo torneranno prime settimane di agosto per una serie di concerti dislocati sul territorio trentino che spazieranno dal repertorio sacro, con brani di Vivaldi e Boccherini al repertorio profano, con brani di Bach, Beethoven e Crusell.
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