Tiarno di Sotto (Ledro) 19.10.2024, Chiesa S. Bartolomeo, ore 20.00
Musiche di
A. Piazzolla (Ave Maria), A. Schnittke (Tango), B. Bartok (Danze popolari rumene), T.A. Vitali, arr. Charlier (Chiaccona), P. De Sarasate (Zigeunerweisen), A. Piazzolla (Escualo).
La Valle di Ledro, territorio a scavalco tra il Trentino meridionale e il Bresciano della Valle del Chiese, ha una sua particolarità. Vocata all’agricoltura e all’artigianato, una volta del ferro, adesso del legno, si è ritagliata nell’ambito della vita musicale del Trentino una sua identità. Soggiorno estivo della famiglia del compositore Luciano Chailly, in questi ultimi decenni è diventata punti di riferimento dei pianisti italiani, e non solo, con la rasssegna Kawai Ledro, ideata da Roberto Furcht, importatore per l’italia dei pianoforti Kawai, e dal giornalista e critico musicale Angelo Foletto, originario della valle.
Una rassegna che sta proseguendo sotto la direzione di Davide Cabassi impostata sulla formazione per giovani pianisti. Chiese con organi storici permetto rassegne animate da organisti del territorio circostante, come attivi in ogni valle del Trentino vi è un coro alpino e la banda sociale.
Da pochissimi anni si sta aggiungendo anche un interesse per la fisarmonica in una sua duplice dimensione di strumento popolare e da concerto. Gruppi di giovani fisarmonicisti animano le feste dei paesi della valle, formatisi sia in corsi amatoriali sia dalla frequenza alla cattedra di Fisarmonica presso il Conservatorio di Riva del Garda (sez. di Trento). E qui che si incontrano giovani strumentisti locali alla ricerca di interazioni musicali che possano essere proposti in un contesto se si vuole anche popolare ma di effetto.
Ecco l’idea del duo composto da Mjlla Franetovic, al violino, e Jacopo Zendri, alla fisarmonica: coetanei e musicalmente formatisi in un contesto territoriale. Jacopo Zendri, originario della valle, sta frequentando il corso di composizione a Riva del Garda oltre che il corso di Fisarmonica. Specializzati nei rispettivi strumenti e vincitori in rassegne internazionali sia l’uno che l’altro nel loro ambito strumentale hanno così voluto presentarsi nella veste di un inedito duo.
Lo spazio della monumentale chiesa di Tiarno di Sotto ben si è prestata ad accogliere i giovani esecutori richiamando tra l’altro un foltissimo pubblico di residenti. Il percorso musicale dei due concertisti che si è articolato tra pezzi noti dove prevale la fisarmonica come in Piazzolla e Schnittke alle trascrizione del Settecento di scuola veneta di Vitali. La fisarmonica nella versione a bottoni ha svolto anche la funzione di accompagnamento e sostegno al violino della Franetovich nella magistrale rilettura delle Danze popolari rumene di Bela Bartok recuperando proprio quella dimensione popolare. Un rapporto tra i due strumenti evidenziata poi della interpretazione del Zigeunerweisen di Pablo de Sarasate, dove il virtuosismo della parte di violino sostenuto dalla fisarmonica ci riposta ad un clima musicale che si è disperso nel tempo della storia. Il pubblico ha rimarcato l’affetto nei confronti dei due musicisti con accogliendo la fine del concerto con calorosi applausi meritandosi un bis, Applemania di Alexsey Igudesman, in cui la violinista ha dato prova del suo virtuosismo strumentale.
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