Rovereto, Teatro Zandonai, venerdì 22 settembre 2023. ore 20.45
(replica Domenica 24 settembre ore 17.00)
La Bohème
opera Lirica in quattro quadri su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Musica di Giacomo Puccini
Progetto Opera 2023. Associazione Culturale Euritmus
direttore artistico Klaus Broz
Direttore Lorenzo Tazzieri
Regia, Scene e Costumi Danilo Coppola
Luci Michele Chiusole
Personaggi e interpreti
Mimì Melissa Purnell
Musetta Claudia Urru
Rodolfo Oreste Cosimo
Marcello Gianni Giuga
Shaunard Francesco Lombardi
Colline Alessandro Abis
Benoit/Alcindoro Claudio Ottino
Parpignol / Venditore Ambulante Nicola Salvarese
Sergente Stefano De Nardin
Doganiere Alessandro Coser
Solista Voci Bianche Benedetta Ruatti
maestro dei cori Sabrina Modena
maestro del coro adulti Silvia Fabbian
maestro coro di voci bianche Marcella Endrizzi
maestro della banda in scena Mattia Grott
direttore di produzione e di palco Mario Binetti
maestro di sala e collaboratore Francesco Orecchio
maestro collaboratore Beatrice Bonora
pianista accompagnatore del coro Mauro dalla Massara
trucco e acconciatura Samantha Peluso
in collaborazione con
Conservatorio di Trento, sede di Riva del Garda
SMAG (scuola musicale Alto Garda)
Liceo Musicale “A. Maffei” – Riva del Garda
Scuola musicale Eccher (coro voci bianche della scuola musicale Eccher)
Schola Poliphonica Santuario di Monte Berico – Coro voci bianche

Per quelle strane coincidenze nell’arco di alcuni giorni, compresi tra il 22 e il 24 di settembre, nella provincia di Trento si sono incrociati ben tre eventi dedicati all’opera lirica. Tra l’altro la pratica del melodramma non è che sia così frequentata in un territorio che può contare invece su una consolidata attività musicale classica tra Orchestre stabili regionali, amatoriali e giovanili e conservatori statali di musica. Quello che sorprende è difatti lo scarso coordinamento che ha portato a Trento, al Teatro Sociale, l’allestimento del Don Giovanni mozartiano curato dal Conservatorio di Trento e di Riva del Garda, in collaborazione con il Centro Santa Chiara di Trento, che inseriva nei ruoli professionisti legati al territorio come il protagonista Simone Marchesini, il baritono Davide Piva, Leporello, in uno spettacolo che coinvolgeva docenti e studenti dell’istituzione musicale. Ai confini meridionali, e precisamente a Vo’ sinistro di Avio si ricordava il trentacinquesimo anniversario della scomparsa del mezzosoprano Gianna Pederzini, grande voce lirica affermatasi tra gli anni ’30 e ’50 del Novecento lirico operistico internazionale, famosa come Carmen e Azucena del Trovatore, che in quel borgo nacque nel 1900. L’Orchestra da camera R. Dionisi diretta da Alessandro Arnoldo e la voce del giovane soprano trentino Irene Bottura hanno voluto ricostruire le vicende musicali di questa famosa artista lirica.

In concomitanza a Rovereto, il 22 settembre, con replica nella domenica 24 settembre è stata allestita al Teatro Zandonai, La Bohème di Giacomo Puccini per il consolidato Progetto Opera dell’Associazione Euritmus per la direzione artistica di Klaus Broz, musicista e animatore musicale. È dal 2012 che l’associazione propone un titolo operistico inserito in un contesto di divulgazione storica e culturale, con la scommessa che il teatro di Rovereto, quel teatro storico dedicato al musicista roveretano Riccardo Zandonai, potesse essere destinato anche alla messinscena lirica con repertorio di tradizione. Quest’anno il progetto si è avvalso di collaborazioni territoriali coinvolgendo una serie di associazioni musicali e di formazione per il dovuto sostegno artistico musicale e di preparazione per questa pucciniana Bohème ideata in collaborazione con l’Ente Luglio Musicale Trapanese, per la regia di Danilo Coppola che ha ripreso il suo progetto scenico allestito per l’ente siciliano nello scorso luglio. Una Bohème di tradizione racchiusa  in una semisfera di cristallo, una palla di neve, girevole che permetteva passaggi e visioni in trasparenza con i semplici oggetti in scena che caratterizzavano i singoli quadri dell’opera, come rappresentazione di un piccolo mondo magico, da osservare con meraviglia e disincanto.

Come ha rivelato Barbara Broz nella presentazione dell’evento, si è rivelato il più impegnativo allestimento messo in atto nel palcoscenico del Teatro Zandonai. La parte musicale era gestita direttamente dal progetto roveretano affidandosi all’Orchestra Sinfonica delle Alpi, creata nel 2014 per iniziativa proprio di Klaus Broz che raccoglie giovani musicisti del Nord Italia impegnati in prestigiose Orchestre nazionali ed estere; gran ritorno a Rovereto nella direzione musicale di Lorenzo Tazzieri, sempre più attivo nei palcoscenico del mondo. Collaborazioni di pregio che hanno hanno contribuito alla formazione di un cast giovane e di qualità. All’ultimo momento si è inserito della compagnia artistica il giovane tenore Oreste Cosimo, come Rodolfo, protagonista questa estate a Torre del Lago della discussa Bohème sessantottina. Ha dimostrato tutta la sua padronanza nel ruolo definendo un personaggio giovanile e irruente negli affetti offrendo una giusta interpretazione vocale.

Dal Canada e vincitrice di numerosi concorsi lirici nazionali era la Mimì del soprano Melissa Purnell. Particolare la sua voce particolarmente robusta e di spessore (quest’estate a Trapani si era imposta nella verdiana Lady Macbeth) per un personaggio che si considera essenzialmente lirica e patetica ha gestito il suo personaggio come da tradizione e fin troppo di maniera. Bravi come attori e interpreti l’allegra brigata formata dal Marcello di Gianni Giuda, lo Schanard di Francesco Lombardi e il Colline di Alessandro Abis, tutti attivi nei palcoscenici lirici nazionali. Su tutti la deliziosa Musetta del soprano Claudia Urru, formatasi all’Accademia Rossiniana di Pesaro, che ha reso il suo personaggio con malizia e sicurezza  culminato nella sua scena del caffè Momus. Come riuscite e non caricaturale le figure Benoit e Alcindoro di Claudio Ottino.

Coro vicentino che ha dato del suo meglio non essendo nello specifico un coro con preparazione lirica ma ha mostrato buona volontà nel dare il meglio possibile.
Si poteva sperare in un teatro esaurito visto la richiesta di repertorio lirico che si leva da tanti appassionati, ma le cattive condizioni meteorologiche che imperversavano hanno creato disagi alla viabilità, ritardando l’orario di inizio, con il teatro che si presentata con posti liberi. Ma il successo è stato caloroso per tutti gli artefici del progetto e con ovazioni all’artefice del progetto Klaus Broz e al direttore Lorenzo Tazzieri.

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