Tione(Tn). Le fiabe raccontate in musica. L’Apprendista Stregone con i Fiati dell’Orchestra Haydn di Bz e Tn

di Annely Zeni
TIONE, SABATO 14 GENNAIO, ore 17.00 AUDITORIUM GUETTI
“L’apprendista stregone” di Paul Dukas
Con “I burattini di Luciano Gottardi” e il Quintetto a fiati dell’Orchestra Haydn

Raccontare fiabe con la musica piace a tutti, grandi e piccini: così l’Orchestra Haydn nella sua programmazione destinata alla promozione dell’orchestra per il pubblico giovanile ha fondato un sodalizio vincente con il burattinaio Luciano Gottardi, che, sulle note musicali dell’orchestra, dietro la tenda del suo  piccolo teatrino, trasforma e inventa storie per grandi e piccini. Ne esce un prodotto ideale, il concerto per famiglie, perfetto anche per i più piccoli accompagnati da genitori, nonni o zii. Nella collaborazione dell’Orchestra con la Scuola Musicale delle Giudicarie e il Comune di Tione, produttiva di una piccola stagione sinfonica nel capoluogo giudicariese, non poteva mancava questa tipologia di  appuntamento. Così SABATO 14 GENNAIO alle Ore 17.00 andava in scena, all’Auditorium Guetti di Tione “L’apprendista stregone”, personale rilettura di Gottardi della originale ballata di Goethe, spunto per l’omonimo poema sinfonico di Paul Dukas, conosciutissimo anche ai bambini, per via di quel Topolino con le scope immortalato dal primo Disney. L’occasione per parlarne viene dalla straordinaria affluenza di pubblico registrato per l’appuntamento: una folla variopinta di piccoli anche piccolissimi (qualcuno ancora in passeggino) accompagnati dai loro “grandi”, provenienti da tutto il comprensorio giudicariese, rendeva l’occasione una vera festa. Segno indiscutibile che il desiderio di cogliere al volo la magia del teatro musicale dal vivo, si è pure intensificato rispetto al passato, forse proprio per una più profonda consapevolezza di opportunità solo qualche anno or sono date per scontate. Proprio una storia di magia per altro con azzeccatissime scivolate nel mito, affrontava il teatrino di Luciano Gottardi narrando le avventure di un simpatico personaggio, Antigono, che, con l’intenzione di “guarire” l’amico Eucrate da un doloroso male al piede,nonché dal suo scetticismo nei confronti della magia, compie un classicissimo (ma divertente) viaggio agli inferi ed ivi si imbatte in Tantalo, in Sisifo e poi persino in Ade e in una strampalata lista di trapassati che non possono morire. Tra loro c’è anche Flavio Baruzzi, il fagotto del quintetto a fiati dell’Orchestra Haydn (accanto a Baruzzi, Francesco Dainese, flauto, Gianni Olivieri, oboe,Stefano Ricci, clarinetto, Andrea Brunati corno) risparmiato dall’ultimo viaggio perché tenuto a “finire il concerto”. Infatti a rendere ancor più coinvolgente la narrazione, – che diventa esilarante nel pasticcio dell’incantesimo con la scopa moltiplicata, disposta a sorta di building roman per il giovane Antigono – contribuisce proprio la colonna sonora “live”: una brillante realizzazione dell’originale partitura sinfonica di Dukas per il quintetto di fiati con l’indimenticabile effervescente tema conduttore. Una partitura che, raggruppando cameristicamente l’orchestra, rende non poco impervia la prova interpretativa, naturalmente disbrigata con la consueta accuratezza dai professori della Haydn. Si poteva così apprezzare un doppio fronte virtuosistico: le evoluzioni dei fiati da un lato, dall’altro le mani e le voci magiche dei burattinai, tra Tantalo e la sua pietra, Sisifo e la sua fame, il pentolone del mago e le scope burlone, l’amore per una scienza/arte antica che ancora sfida, qui con successo, i surrogati tecnologici.