Lunedì 26 settembre 2022
Teatro Filarmonico,Verona
Barcelona Gipsy Balkan Orchestra
Nova Era
Margherita Abita voce
Julien Chanal chitarra
Ivan Kovacevic contrabbasso
Stelios Togias percussioni
Dani Carbonell clarinetto
Fernando Salinas fisarmonica
Pere Nolasc Turu violino
Ogni anno il Festival Internazionale di Musica di Verona “Settembre dell’Accademia”, oltre a richiamare i più importanti interpreti e orchestre della musica classica, presenta una proposta nuova e innovativa. E quest’anno la proposta è stata decisamente fuori dagli schemi con la Barcelona Gipsy Balkan Orchestra che è riuscita a far letteralmente ballare il pubblico in sala.
Nata nel 2012 come Barcelona Gipsy Klezmer Orchestra e acquisendo nel 2015 il suo nome attuale, è una formazione nata a Barcellona formata da musicisti provenienti da tutta Europa che si dedica prevalentemente alla musica popolare ed in particolare balcanica. I solisti dalle incredibili qualità tecniche e l’attenta ricerca del repertorio tradizionale fanno di loro un gruppo conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Lunedì 26 settembre a Verona hanno presentato la loro ultima perla, l’album”Nova Era“: album che dà il benvenuto alla cantante Margherita Abita, originaria della Sicilia, che nel 2019 è subentrata alla storica vocalist Sandra Sangiao. La formazione attuale comprende, oltre a Margherita, Julien Chanal alla chitarra (Francia), Ivan Kovacevic al contrabbasso (Serbia), Stelio Stogias alle percussioni (Grecia), Dani Carbonell al clarinetto (Spagna, Catalogna), Fernando Salinas alla fisarmonica (Spagna, Paesi Baschi), Pere Nolasc Turu al violino ( Spagna, Catalogna).
Il gruppo ha un’energia travolgente, ritmica e sonorità folk spiccate ma tecnica da fare invidia ai più conosciuti musicisti classici. La voce della Abita, pulita e calda, non è stata l’unica solista della serata, ma a turno tutti i musicisti (contrabbasso compreso) si sono alternati in momenti solistici e virtuosistici. Tutti i componenti erano amplificati con un microfono per ogni strumento, soluzione funzionale anche per la resa dei piani e forti.
Brano dopo brano, l’atmosfera nella sala gremita di giovani si è riscaldata. Dopo i primi brani di origine serba, macedona e romena, la cantante ha chiesto al tecnico luci di alzare l’illuminazione in sala per poter meglio interagire con il pubblico, che è stato anche esortato a cantare insieme all’orchestra una celebre canzone d’amore rumena, e durante gli ultimi brani è stato invitato ad alzarsi in piedi e a ballare. E nonostante fosse un pubblico abituato a ben altre sonorità, ha risposto con grande coinvolgimento ballando in piedi in platea e sui palchi e applaudendo con entusiasmo la Barcelona Gipsy Balkan Orchestra.
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